COMUNICATO STAMPA
Fuori programma questa mattina alla Direzione Generale dell’Inps, nel corso della presentazione del nuovo Ordinamento delle funzioni centrali e periferiche e delle proposte su nuovo Organico e Assunzioni: al termine del suo intervento, la delegazione nazionale USB ha consegnato al presidente Tito Boeri un detergente, con l’invito a farne buon uso affinché all’INPS si affermi la trasparenza più volte annunciata dallo stesso presidente.
“In questo anno e mezzo di governo dell’Istituto Tito Boeri si è distinto per scelte che vanno in direzione contraria all’esigenza di trasparenza”, spiega Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. “A cominciare dalla nomina della propria portavoce, per passare agli incarichi affidati al prof. Garibaldi, co fondatore con il presidente dell’INPS del sito ‘lavoce.info’; o quello affidato alla Dott.ssa Cozzolino, la ricercatrice inserita dapprima nel centro studi VisitInps Scholars e poi assunta come dirigente all’interno di un progetto”.
“Gli esempi sono tanti – evidenzia il sindacalista - e li abbiamo ricordati oggi nel nostro intervento. C’è la selezione per il capo ufficio stampa dell’INPS, con tanto di Commissione esterna, il cui esito è stato annullato perché la scelta è andata su un candidato che sembrerebbe sgradito al presidente; od anche l’imposizione di un Regolamento d’organizzazione fortemente contestato dagli organi di controllo dell’INPS, con il CIV che ne chiede l’immediato ritiro”.
Prosegue Romagnoli: “Questa mattina ci è stato presentato un nuovo Ordinamento dei servizi con il quale si cancellano direzioni centrali importanti come Organizzazione, Formazione, Credito e Welfare, Convenzioni internazionali, Ispettorato e Vigilanza. Su quest’ultima l’Istituto sembra non voglia più investire dopo la costituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro”.
“Boeri ha forse in mente un INPS come un grande centro studi a disposizione di governo e imprese – osserva il dirigente USB– con un massiccio ricorso alle esternalizzazioni e all’incremento delle forme di previdenza privata. Va probabilmente in questa direzione la proposta di riduzione dell’organico fatta stamattina”.
Attacca Romagnoli: “Questo è un INPS che non ci piace e che in questo modo non ha futuro. Il 72,2% del personale dell’Istituto ha un’età superiore ai cinquant’anni. Servono, a nostro parere, nei prossimi quattro anni 6.000 nuove assunzioni, senza toccare l’attuale organico, altrimenti sono a rischio i servizi. Il Governo si affretti a rivedere la governance e ad assicurare all’ente un governo collegiale formato da esperti di previdenza, possibilmente svincolati dal rapporto diretto con la politica.”
“Alcuni mesi l’USB fa ha lanciato la campagna nazionale ‘LIBERIAMO L’INPS’ – conclude Romagnoli – e continueremo a batterci nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per difendere le funzioni dell’INPS e perché sia assicurata reale trasparenza”.