I lavoratori denunciano l’incomprensibile decisione dell’amministrazione di ridurre, senza fornire valide motivazioni il numero di queste assegnazioni, che seppur insufficienti data l’alta carenza di personale in essere, avrebbero quanto meno dato un lieve margine di respiro alla critica situazione attuale, che vede tra le altre, alcune sedi, come quella di Riva del Garda, in una situazione al limite dell’ingestibilità.
USB Pubblico Impiego, raccogliendo le istanze dei lavoratori, provvederà quindi ad inviare a stretto giro una richiesta di incontro con la direzione regionale, la quale, ha di fatto accettato passivamente tale situazione, per chiedere lumi in merito ed altresì rivendicare, la necessità di nuovi inserimenti di personale a partire dai 14 decurtati.
USB altresì procederà ad attivarsi, affinché si raggiunga un intesa tra INPS ed enti locali, al fine di poter reperire alloggi a canone agevolato per i dipendenti che dovessero arrivare da fuori regione, in quanto l’importante costo degli stessi è oggi una spada di damocle sulla scelta delle sede in cui accettare l’incarico.
I lavoratori si sono altresì detti pronti alla mobilitazione se le rivendicazioni non dovessero essere accolte, invitando tra le altre cose la RSU ad attivare sin d’ora lo stato di agitazione di tutto il personale INPS di Trento.
Si allega al presente comunicato, la mozione approvata dall’assemblea dei lavoratori INPS di Trento.
Unione Sindacale di Base
Federazione Regionale del Trentino Alto Adige