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INVITO A PRANZO PER L'ING. GUIDO PARISI…

Roma,

DIRETTORE CENTRALE PER LE RISORSE LOGISTICHE E STRUMENTALI CHE RIESCE A “BERSI” OGNI (DIS)INFORMAZIONE CHE DIRIGENZA ROMANA E DIRETTORE REGIONALE PRODUCONO. PER QUESTO MOTIVO ABBIAMO PENSATO DI INVITARLO A PROVARE LE “PRELIBATEZZE” CONFEZIONATE NELLE MENSE DEI COMANDI DEL LAZIO

Buongiorno ingegner Parisi!

Abbiamo letto con interesse la Sua nota di risposta, datata 20 marzo 2017, inviataci tramite l’ufficio Relazioni Sindacali. Ci “sorprende” la “celerità” con cui Lei ha dato riscontro ad una nostra segnalazione del 10 gennaio 2017 sulle anomalie di gestione del servizio mensa della sede distaccata di Civitavecchia e del comando di Roma (il dirigente di provinciale e il direttore regionale se ne guardano bene dal farlo!).

Dobbiamo innanzitutto ringraziarLa per averci elencato tutti gli articoli del contratto di appalto che prevedono le penali per la ditta in caso di inadempienze. Per la verità avevamo già ottenuto tali informazioni, anche se con non poche difficoltà (ma sarebbe più corretto parlare di impedimenti) da parte della Direzione Regionale Lazio che, comunque, come prevede la legge sulla trasparenza della pubblica amministrazione, avrebbe dovuto pubblicare il contratto di appalto sul proprio sito internet. Questo comportamento nebuloso fa pensare che si sia tentato maldestramente di occultare le malefatte e l’anarchia della ditta appaltatrice, e ostacolare la lettura di tale documento a noi di USB. Da tempo conosciamo bene quanto riportato nel contratto di appalto e nel famoso “Progetto mensa Cimas” ed è proprio tale conoscenza che ci ha portato ad intraprendere tutto un percorso di denunce e rivendicazioni volte ad ottenerne il rispetto di tutte le clausole sottoscritte. Le ricordiamo che il contratto in questione e di “appena” 8,4 mln di euro, in due anni… un’enormità in confronto al misero risparmio di soltanto 2 mln di euro (sulla gestione della mensa su tutto il territorio nazionale) che Lei vuole realizzare togliendoci la mensa serale e dandoci i buoni pasto!

Ed è per questo che da Lei ci aspettavamo una maggiore attenzione e soprattutto una risposta più articolata e magari corredata anche di riferimenti concreti sulle competenze del controllo mensa. Lei conosce bene anche molti aspetti legati alla sicurezza sul lavoro e all'alimentazione dei Vigili del Fuoco, oppure, passano gli anni e non ricorda neanche gli atti di conferenze internazionali che Lei stesso ha organizzato?

Ma com'è possibile che sul Suo documento non si faccia nemmeno accenno alle problematiche da noi sollevate nei mesi scorsi? Ritiene sia falso che molti lavoratori si rifiutino di consumare i pasti confezionati dalla ditta e siano costretti ad arrangiarsi per ottenere i fondamentali apporti calorici? Come giustifica che a seguito esposto, correlato da foto e video (dove si vedevano blatte, sporcizia, cibo mal conservato o scaduto, ecc.), il dirigente di Roma si è rifiutato di far entrare il Nucleo Anti Sofisticazione dei Carabinieri all’interno di queste mense? Per quale motivo non si vogliono istituire le commissioni mensa?

Lei parla di “controllo collaborativo” e di “vigilanza”, ma quanta “collaborazione” ancora serve oltre quella che l'amministrazione mette a disposizione delle ditte appaltatrici?

A proposito di controlli Le vorremmo ricordare che l'accertamento della qualità del servizio mensa è prerogativa sindacale, così come disposto dall'art.11 c.2 della Legge 300/70, che recita: “Le rappresentanze sindacali aziendali, costituite a norma dell'art. 19, hanno diritto di controllare la qualità del servizio di mensa secondo modalità stabilite dalla contrattazione collettiva”.

Gentile Direttore, qualche volta esca dal “Palazzo” e, a sorpresa, venga a testare di persona la nostra mensa di servizio (come faceva quando era dirigente del comando di Roma), magari in compagnia del funzionario del comando di Roma delegato al controllo mensa, ovviamente se Lei riuscisse a conoscerne il nome visto che ai lavoratori di questo comando e alla USB non è dato saperlo!

Riteniamo importante che Lei “assaggi” come vengono spesi i soldi di questa amministrazione… magari ne approfitti nelle festività quando è previsto il “menù speciale” …ah, ma che sbadati! Vista la Sua “esaudiente” risposta, Lei avrà sicuramente “gustato” questo menù “speciale” il 6 gennaio u.s. presso la sede di Civitavecchia insieme al dirigente di Roma, il suo vicario, il funzionario responsabile della mensa (?) e il capo sede, quindi, avrà apprezzato il menù (ordinario) servito ai lavoratori presenti quel giorno. Sì, lo sappiamo! …mancava il dolce, ma può sempre dire che si è pensato prima di tutto a far mantenere la linea ai lavoratori!

Direttore, non si “beva” e non “ingurgiti” tutto ciò che dirigenza di Roma e direttore regionale del Lazio gli servono a tavola: qualche boccone indigesto potrebbe finirle di traverso!

p.s. Se dovesse mai aver bisogno di organizzare un buffet, magari a Santa Barbara, faccia come hanno fatto a Civitavecchia! …la ditta appaltatrice le fornirà ogni cosa a “soli” 9,00 € a persona, ne approfitti! …tanto paga l’amministrazione con i soldi dei lavoratori!