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IPAB VICENZA: Dichiarazione dello Stato di agitazione

Vicenza,

richiesta incontro di conciliazione e raffreddamento art. 5 sulle “Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali” comparto sanità e L. 83/2000 art 2, comma 2.

Al Signor Prefetto di Vicenza

Al Direttore Ipab Vicenza

Al Presidente Ipab Vicenza

 

e, p.c.

Alla Commissione di Garanzia

per l’attuazione dello Sciopero

nei Servizi Pubblici essenziali

ROMA – fax 06-67796408

 

Signor Prefetto,

La scrivente O.S., con la presente, dichiara lo stato di agitazione sindacale e chiede l’incontro di conciliazione e raffreddamento previsto dalle norme citate in oggetto.

Le motivazioni che ci costringono a chiedere questo “tavolo” di conciliazione sono le seguenti:

Siamo a conoscenza che la Direzione (lo stesso presidente Rolando lo ha dichiarato più volte) intende a breve promuovere la mobilità delle otto dipendenti Ipab che prestano Servizio presso Il Centro Diurno verso altri reparti e servizi. Questo a seguito della decisione di attribuire la gestione di tale Servizio giornaliero all’Ipark, una “compartecipata” nel cui consiglio di amministrazione siede anche l’Ipab stesso. Per meglio capirci, signor Prefetto si tratta di una privatizzazione camuffata in quanto i dipendenti che prestano le loro funzioni in questa Azienda beneficiano di contratto privato (contratto Uneba), con salari inferiori.

Una privatizzazione, che negli ultimo anni le varie Amministrazioni Ipab che si sono succedute hanno tentato di promuovere senza successo..e ora ci riprovano.

Le ricordiamo che sono diversi oramai i Reparti e Servizi dell’Ente, che nel corso degli anni sono stati esternalizzati se pur con modalità diverse.

Noi crediamo che l’Ipab Vicenza è un bene pubblico importante e come tale va salvaguardato.

Sono peraltro ancora diverse le problematiche irrisolte determinatesi nei reparti appaltati nel recente passato (al riguardo la informiamo che abbiamo la solidarietà del comitato dei parenti degli ospiti). E oramai noto che, attribuire la gestione di Reparti a lavoratori poco salariati e più ricattabili non migliora certo la qualità dell’assistenza complessiva.

Il centro Diurno peraltro è uno dei pochi servizi dove si può ancora ricollocare i dipendenti con limitazioni certificate ai carichi di lavoro,”una valvola di sfogo” importante che eviterebbe per diversi, l’eventuale possibilità di subire la mobilità e il conseguente licenziamento.

Abbiamo più volte chiesto un incontro, nel merito, per iscritto e telefonicamente, ma la direzione non ha mai voluto convocarci.

Alla luce di quanto esposto, le chiediamo Signor Prefetto un intervento dirimente rispetto alla problematica illustrata a salvaguardia delle dipendenti Ipab che dovranno subire la mobilità verso altri reparti e servizi.

Visto le norme vigenti in materia la presente dichiarazione comporta la convocazione delle parti, sindacale e aziendale, precisando che le norme in materia prevedono che durante il tentativo di conciliazione e raffreddamento le parti non intraprendono atti unilaterali.

Restando in attesa di convocazione si porgono distinti saluti.