Lo sciopero ad oltranza indetto da USB, nei due punti vendita Ipercoop di Napoli Arenaccia e di Santa Maria Capua Vetere, e le lotte che i lavoratori insieme al nostro Sindacato hanno generosamente portato avanti in queste settimane, hanno permesso di conquistare un tavolo di trattativa, dove saranno presenti l’azienda, la Regione e i sindacati.
Dopo mesi di silenzi e mistificazioni finalmente l’8 febbraio i vertici di Unicoop, che controllano Ipercoop Tirreno, saranno chiamati a rendere conto delle loro scelte, come ha ribadito la nostra delegata questa mattina al Ministro Poletti, presente ad un evento al Comune di Napoli.
Intanto, giovedì avrà luogo l’esame congiunto fra Unicoop, la nuova società e i sindacati a seguito della procedura di cessione di ramo d’azienda.
I lavoratori non sono disponibili a retrocedere di un passo: hanno infatti firmato una diffida indirizzata alle altre associazioni sindacali ad accettare qualsiasi accordo in quella sede, senza aver prima consultato i lavoratori.
La Coop non deve lasciare la Campania, dopo aver guadagnato per decenni su lavoratori, consumatori e risparmiatori (questi ultimi, fidatisi dei valori professati da Unicoop, hanno affidato all’azienda i loro risparmi).
Dopo mesi in cui l’Usb ha cercato di contattare la Regione e il presidente De Luca, anche i vertici politici sembrano aver compreso la gravità della situazione e i rischi a cui vengono esposte le 88 famiglie dei dipendenti Ipercoop. Usb si augura che questa mossa non sia tardiva e soprattutto che la Regione abbia effettivamente l’intenzione di tutelare i lavoratori e non i vertici Unicoop.
L’Usb continuerà a lottare a fianco di tutti i lavoratori finché l’Unicoop Tirreno e Ipercoop non annunceranno la decisione di mantenere la propria permanenza in Campania.
USB Federazione Regionale USB