In ottemperanza alla Intesa istituzionale sugli indirizzi diretti a prevenire e fronteggiare situazioni di rischio nelle scuole (sotto allegata), che prevede l'istituzione di apposite squadre tecniche composte anche da lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti, l'Amministrazione ha ritenuto di avviare le attività per quanto di propria competenza imboccando a quanto pare le solite "scorciatoie": nessuna direttiva chiara, nessuna trasparenza, mancanza di risorse.
Pur di poter affermare che entro i termini previsti (agosto 2009) 50.000 scuole italiane saranno state controllate, forse per poter permettere ai ministri interessati di poter fare i soliti exploit mediatici, conditi con molto fumo e di poca sostanza, la "testa" del Ministero Infrastrutture e Trasporti lascia che le sue "membra" si muovano ognuna per conto suo senza attivare quella necessaria pianificazione generale in carenza della quale verranno a mancare le tutele per i lavoratori ma ancor più la minima garanzia di poter rendere efficacemente un compito così delicato ed importante, visto che stiamo parlando dell'incolumità fisica degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.
E così, da un lato il Consiglio Superiore LL.PP. impartisce sue direttive, dall'altro ogni Provveditorato alle OO.PP. agisce a "modo suo", fino ad arrivare a costringere in qualche caso i propri tecnici a svolgere le prime visite persino da soli, cioè in assenza dei componenti regionali delle squadre che rischiano così di diventare "fantomatiche" e senza fornire preventivamente nessuna garanzia e formazione.
Ridotta a zero quindi l'informativa ai lavoratori e la trasparenza.
L'RdB ha richiesto un urgentissimo incontro sull'argomento (allegato), sollecitando il Capo del Personale Dott.Migliorini, il quale pur ammettendo le criticità e le necessità, continua a non convocare sull'argomento le OO.SS. per la adeguata e dovuta informativa ai lavoratori.
Prima di procedere alle visite, che sembra certo non possano essere svolte nei termini previsti, ma che la RdB ritiene debbano essere svolte al più presto ed efficacemente, vanno individuate ed impegnate le risorse necessarie.
Senza incertezze e falsi proclami.
Di certo ad oggi una sola cosa: il ministro Gelmini ha pensato di tagliare 8 miliardi di euro alla scuola pubblica... per renderla più efficiente e sicura!