COMUNICATO STAMPA
“Cade oggi l’anniversario della clamorosa occupazione dell’ISPRA, che vide tanti lavoratori lottare sul tetto dell’Istituto per 59 giorni di fila. Ma a 7 anni da quella protesta, l’ente è ancora sotto scacco della politica e di vertici inadeguati”, denuncia Nicola Lugeri, del coordinamento USB P.I. ISPRA. “Sempre a rischio sia il funzionamento dell’ente, principale riferimento per la protezione e la ricerca ambientale nel nostro paese, e soprattutto il personale precario, da anni in lotta per l’assunzione”.
Prosegue Lugeri: “Il paradosso è che quegli esponenti politici i quali nel 2009 si eressero a paladini della ricerca pubblica e della stabilizzazione dei precari, oggi sono gli stessi che, una volta al governo, stanno agendo da carnefici”.
“Galletti e Renzi si stanno dimostrando peggiori di Prestigiacomo e Berlusconi – evidenzia il delegato USB - dopo tre anni che chiediamo un’interlocuzione con Galletti c’è voluto un nostro blitz all'apertura degli Stati Generali dell'educazione ambientale per far avere al Ministro una lettera aperta sui problemi dell’Istituto”.
“Galletti ha immediatamente aperto l'interlocuzione e dato mandato alla sua segreteria per un incontro. Al Ministro chiediamo di prendersi carico, già tramite la legge di bilancio, dei problemi economici dell'Ente con investimenti strutturali; di obbligare l'Ente ad assumere i 130 precari storici; di avviare il rilancio anche attraverso vertici autorevoli, che vanno scelti in maniera trasparente, sia sulle tematiche istituzionali che sulla ricerca applicata e di base. Da anni lottiamo per l’ISPRA e non smetteremo sino a che non si prenerà atto che questo istituto è centrale per il Paese”, conclude Lugeri.