“Solo sei mesi fa il Ministro Lorenzin aveva annunciato il rilancio dell’Istituto Superiore di Sanità e la stabilizzazione del precariato, ma oggi la situazione dell’ISS sta precipitando”, è l’allarme lanciato da Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego.
“L’ISS ha prospettato 30 possibili licenziamenti di precari storici, ricercatori che hanno dagli 8 ai 15 anni di anzianità di servizio, confermando che l’Istituto è stato abbandonato a se stesso. A questo punto – osserva Fiorentini - è chiara la strategia del Ministro, che ha negato l’interlocuzione richiesta più volte da USB PI. È altrettanto chiaro che i vertici dell’ISS hanno avviato con determinazione una nuova fase del riordino dell’Ente con un violento attacco ai lavoratori precari”.
Continua il dirigente sindacale: “La situazione che si sta creando è chiaramente legata al progetto di accorpamento, ancora avvolto nel mistero, di ISS, AIFA e AGENAS. Noi abbiamo il forte timore di un pesante ridimensionamento dell’ISS a fronte del potenziamento dell’AIFA, funzionale alla costruzione di un sistema utile più alle multinazionali farmaceutiche cha ai cittadini di questo Paese”.
“Dalla scorsa settimana, dopo l’annuncio del primo licenziamento, poi ritirato, i lavoratori dell’ISS sono in mobilitazione. Oggi si è tenuto un presidio di oltre duecento lavoratori - evidenzia Fiorentini - che ha costretto la dirigenza dell’Istituto ad un confronto sul tema precariato e riordino dell’Ente, dal quale, con molte difficoltà, siamo riusciti ad ottenere la garanzia della proroga per tutti i precari in scadenza al 31 marzo e un tavolo che inizi ad affrontare complessivamente tutta la questione”.
“La situazione tuttavia rimane critica. Entro la fine dell’anno, secondo le nostre stime, circa 150 precari sono a rischio di licenziamento. È chiaro – aggiunge il dirigente USB - che il tavolo del 30 marzo sarà credibile solo se vedrà la presenza del Ministro Lorenzin o di un suo diretto rappresentante e se avrà contenuti normativi ed economici”.
“Continueremo la mobilitazione coinvolgendo anche esponenti parlamentari perché il posto di lavoro di centinaia di precari, ricercatori, tecnici e amministrativi, e la terzietà dell’ISS, sono un tema che riguarda tutti i cittadini di questo Paese”, conclude Fiorentini.