Proseguono le iniziative di mobilitazione e di lotta per il reintegro di Pino Larobina, delegato RSU/RSL nonché dirigente della USB licenziato dalla Kuehne Nagel (ex IVECO) dopo una lunga serie di intimidazioni, vessazioni e persino 35 giorni di pedinamenti da parte di una agenzia investigativa incaricata dall’azienda.
Dopo numerose manifestazioni e presidi, fra cui quello davanti all’Unione Industriali di Torino, oggi l’USB ha organizzato il “Gazebo dei diritti” davanti ai cancelli torinesi della stessa Kuehne Nagel, a cui hanno partecipato i lavoratori dello stabilimento e di altre aziende del privato e del pubblico impiego.
L’inaugurazione del Gazebo è stata anche una risposta a chi, con metodi da “caccia alle streghe”, si è illuso di cancellare la presenza dell’USB nei posti di lavoro. Una presenza che invece proseguirà, al fianco degli agli operai della Kuehne Nagel e di tutti i lavoratori e le lavoratrici, in nome della democrazia sindacale, dei diritti, della dignità e contro ogni forma di discriminazione.
L’USB Piemonte ringrazia tutte le lavoratrici e i lavoratori, precari, pensionati, singoli cittadini, gli attivisti del sindacalismo conflittuale e dei movimenti sociali che continuano a sostenere e la lotta per il reintegro di Pino la Robina, anche
> contribuendo al fondo di sostegno attivato tramite il conto corrente della Federazione USB Regione Piemonte (IBAN: IT95 V031 2701 0040 0000 0001 244),
> sottoscrivendo l’appello tramite mail all’indirizzo solidarietapinolarobina@usb.it