La USB RdB MEF ha fatto il percorso di costruzione degli accordi sugli sviluppi economici all’interno delle aree con l’obiettivo prioritario di ottenere un passaggio di livello per tutti a cominciare da quelli che ne erano rimastiti esclusi a qualsiasi titolo,nelle precedenti riqualificazioni, così come previsto dal documento approvato dalla riunione del Coordinamento Nazionale della USB RdB MEF del 5 marzo 2010.
Il contesto politico ed anche normativo di netta chiusura sulle legittime aspettative professionali e salariali dei lavoratori ha reso particolarmente difficile e complessa questa vertenza, ma la nostra Organizzazione Sindacale si è battuta con fermezza e determinazione per ottenere la maggior parte degli obiettivi prefissati.
I risultati ottenuti, anche se con i punti di caduta ampiamente denunciati nei nostri comunicati, hanno riparato in parte i guasti delle precedenti riqualificazioni ed hanno portato nel trattamento tabellare, una parte consistente del salario accessorio, depotenziando gli effetti delle famigerate norme Brunetta.
Sicuramente questa è solo una tappa della battaglia sui diritti professionali da continuare a livello generale e di settore.
Infatti al MEF permangono situazioni di forte criticità causate da una parte dai limiti posti dai contratti nazionali e dall’altra dalle tormentate e inique progressioni tra le aere sin qui svolte con il consenso di CGIL, CISL e UIL e dei sindacati autonomi.
In particolare, la situazione degli ex B3 e B3S, attualmente inquadrati nella II area, posizione economica F3 ed F4 è stata particolarmente vessata dai cambiamenti ordinamentali di natura contrattuale e dall’esiguità delle progressioni economiche andate in porto nel nostro Dicastero.
A partire da questa posizione è necessario aprire un fronte vertenziale al MEF e indurre l’Amministrazione a reperire i fondi per avviare le procedure di passaggio tra le aeree (progressioni verticali).
LA USB-MEF non nasconde la difficoltà e le resistenze che ci sono per affrontare questa problematica, ma intende comunque perseguire questo obiettivo coinvolgendo tutti i lavoratori a partire dalla categoria dei lavoratori inquadrati nella posizione ex B3 e B3S, che ha più volte rappresentato il proprio disagio.
Tra l’altro, la progressione tra le aree permette di mettere mano anche all’area I (ex A1 e A1S) per il suo definitivo superamento.
É evidente che la praticabilità di questa vertenza dipende dalla forza contrattuale che riusciremo a mettere in campo direttamente con la partecipazione e la lotta dei lavoratori, nonché con la loro adesione alla nostra organizzazione sindacale.
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