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LA CONCORDIA AFFONDA…I VIGILI DEL FUOCO… IDEM!

Genova,

ancora una volta si scarica sulle spalle del personale operativo la responsabilità di affrontare una situazione, oltretutto monitorata dai media di tutto il mondo, con mezzi limitati e strategie raffazzonate all'ultimo momento

Lavoratori,

 

 

L'Unione sindacale di base dei vigili del fuoco di Genova porta a conoscenza di tutti i cittadini la criticità della situazione che si sta per concretizzare nelle acque del porto di Genova con l'arrivo della 'Concordia' senza che la dirigenza dei Vigili del Fuoco abbia seriamente affrontato il problema.

Nelle riunioni tra le ooss e i dirigenti locali dei vvf, che hanno preceduto l'evento, si era prefigurato un rafforzamento delle esigue forze navali del dispositivo di soccorso nautico dei vvf. con la richiesta all'amministrazione di mettere a disposizione un’unità navale per il presidio fisso accanto al relitto nel periodo in cui questo sarebbe rimasto distaccato dalle banchine, in aggiunta alle due unità che normalmente, data l'estensione di questa grande area portuale, presidiano Calata Gadda e Multedo.

Si era valutato che, data la lunga percorrenza navale tra Multedo e il punto in cui il relitto sosterà per le operazioni di primo alleggerimento, una sola unità navale avrebbe, se spostata in zona operazioni 'concordia', scoperto il soccorso nella zona del porto petroli Multedo o viceversa; la presenza nella sede di Multedo avrebbe lasciato gli operatori della concordia lontani dal presidio di soccorso vvf.

Tutto questo, se condotto con serietà, avrebbe dovuto portare l'amministrazione ad una dichiarazione di emergenza regionale con le dovute immissioni di risorse in termini di mezzi e personale ma ancora una volta si scarica sulle spalle del personale operativo la responsabilità di affrontare una situazione, oltretutto monitorata dai media di tutto il mondo, con mezzi limitati e strategie raffazzonate all'ultimo momento.

Questi tentativi di agire al risparmio sulle spalle e sulla sicurezza di chi opera non sono poi uno stile di comportamento che i dirigenti del corpo si preoccupano di seguire nelle cose che li riguardano, giacché mentre i soldi per le navi antincendio non si trovano, per i lauti compensi dei quali beneficiano, la cassa è sempre aperta e quando devono spostarsi, si pregiano di farlo in aereo 'comprandosi' i velivoli che altra utilità nel corpo nazionale non hanno se non quella di sancire lo spreco e lo spregio dei pochi ai danni dei cittadini contribuenti e dei lavoratori dei vigili del fuoco.