Tutte cose che paiono andare per conto loro, sembra in effetti che non siano assolutamente legate e le potremmo definire eventi casuali e che in comune hanno lo spazio temporale in cui questi si sono materializzati. Tuttavia sono passati pochi anni da quando prima della sinistra governava la destra, da quando si è verificato il terremoto di S. giuliano e il governo in carica attribuiva le malconce condizioni economiche del paese alla sinistra, non che fosse quella situazione una crisi economica finanziaria globale, comunque similitudini alla situazione odierna si possono azzardare.
Se vogliamo ricercare responsabilità al di là di quelle politiche la ricerca diviene difficile e si finirebbe per chiamare in causa il destino, la sfortuna cioè tutte quelle giustificazioni a cui si fa riferimento quando non si è in grado o non si vuole tirare conclusioni.
Per l’RdB/CUB il punto è che, per quanto riguarda il terremoto, l’evento naturale è vero che ci cade sulla testa ma l’uomo ha le sue responsabilità e non poi cosi tanto indirette. L’Italia è una penisola ad alto rischio di terremoti, ha alle spalle una storia impregnata di tragedie legate alla distruzione e alla ricostruzione. Nonostante l’esperienza in Italia siamo carenti di protezione e tutele. Protezione dal rischio sismico legato alla mappatura del rischio su base geografica e carenti anche di fondi speciali legati all’assistenza dei calamitati e alla ricostruzione.
Manca pertanto la progettualità e l’atteggiamento proattivo nei confronti delle calamità naturali in quanto si interviene come negli anni 80, cioè ai tempi in cui tutto il sistema della protezione civile fu messo in discussione poiché meramente reattivo.
Da allora nulla è cambiato la modalità di intervento in effetti è la stessa e la sola certezza come sempre sono i Vigili del fuoco, sempre presenti h 24.
Questa macchina del soccorso purtroppo sconta da decenni la disattenzione della politica che ha inteso invece rivolgerla al volontariato in generale.
Il volontariato è diventato la panacea di tutti i problemi di tutti i mali. Fa tristezza vedere la strumentalizzazione mediatica, dell’immagine del volontariato in generale, la tutti in fila lindi, senza un granello di polvere addosso, a sgomitare per farsi intervistare.
I Vigili del fuoco invece sono dimenticati da tutti e solo occasionalmente e/o accidentalmente se ne sente parlare.
In questa fase di gestione dell’emergenza cosa fa il nostro Dipartimento? Sul campo abbiamo visto la disorganizzazione organizzata peggio sarebbe stato impossibile fare, anche impegnandosi.
Come Rappresentanze di Base riteniamo che ieri era meglio di oggi! E' questa è un’altra certezza! Quando si andava peggio si andava meglio, cioè prima della riforma. I nuovi datori di lavoro non sono all’altezza del compito e lo dimostrano i fatti.
Ciò a dimostrazione che una struttura tecnica dedita al soccorso deve essere gestita da tecnici e non da burocrati.