Dopo circa un mese dalla riapertura al pubblico di negozi e centri commerciali, e' giunto il momento di fare il punto sulla tragica situazione che molti lavoratori / lavoratrici stanno vivendo ad oggi nei loro posti di lavoro. Premesso che molti addetti hanno continuato sempre a lavorare senza una fase 1 o 2 e spesso per vendere anche prodotti non proprio di prima necessità, che le premesse alla riapertura dei negozi non erano delle migliori, visti gli ingenti assembramenti vietati per legge ma consentiti in nome del dIO denaro con il silenzio assenso di tutti gli organi di controllo, quella che ne esce e' una analisi triste, vergognosa per un paese civile, la dimostrazione che il nostro paese e' ancora molto lontano dal farsi paladino dei diritti minimi delle persone.
L' analisi effettuata e' stata messa a punto con la collaborazione di molti delegati del settore RLS-RSU-RSA che hanno reso disponibili le proprie esperienze reali nei posti di lavoro.
Il primo problema che si e' visto subito dal fatidico giorno delle aperture sono stati gli assembramenti. Lunghissime code di persone si sono viste fuori alle grandi strutture dei famosi marchi della GDO e del Commercio.
E già' qui si pone la prima domanda: ma se gli assembramenti sono vietati perché' si fanno assembrare centinaia di persone accalcate?
Perché nessun ente predisposto al controllo non e' intervenuto a disperdere gli assembramenti?
Il secondo problema poi subentrato e' stato il controllo all' interno delle strutture.
Righe in terra, gel all' entrata, cartelli, messaggi audio, plexiglass ( dove possibile e dove non urta la sensibilità del cliente ) …
...ma poi chi controlla:
i clienti con le mascherine al mento o sotto al naso...quelli senza guanti...quelli che si sanificano le mani e poi con le stesse mani già sanificate si asciugano il sudore della fronte, quelli che non tengono il distanziamento tra i clienti ma nemmeno con i lavoratori, quelli altruisti di virus che espongono la loro bella mascherina con valvola per espellere particelle della loro saliva nell' aria, quelli che insultano lo stesso personale due mesi prima etichettato come EROI con frasi da colonialismo per il solo fatto di aver richiesto il rispetto delle norme sulla sicurezza...
...tutte queste variabili della clientela chi le ha controllate le controlla e le dovrebbe controllare?
Il terzo e grave problema e' la mancanza di consapevolezza anche da parte dei lavoratori dell' importanza dei DPI e del loro corretto utilizzo. Osserviamo sempre piu' spesso che si lascia ai lavoratori stessi un personale e improprio uso di DPI. Dove sarebbero previste FFP2 si utilizzano chirurgiche, dove ci sono occhiali di protezione si tengono sul capo, le visiere spesso non utilizzate a dovere, specie in presenza dei clienti e colleghi.
Atteggiamento che in presenza di un rischio biologico che si muove per l' aria, (non e' un calcinaccio che cade sul singolo), non e' accettabile e che riteniamo deplorevole
Situazione che purtroppo non ci meraviglia.
Il lavoratore e' infatti comunque figlio di una società civile moderna in lenta regressione, privo di reazione sociale e di quella sana disobbedienza civile e culturale degli uomini e delle donne che hanno lottato delle guerre fisiche, delle dittature politiche.
Una intera generazione di giovani addestrati fisicamente e mentalmente all' individualismo. Alla rivoluzione in guanti bianchi su Facebook o Twitter. Che non conosce i propri diritti, il loro CCNL di riferimento, un contratto integrativo, figurarsi un DVR o il DLGS 81/08.
Un lavoro certosino al quale ha contribuito anche una classe politica venduta alle banche, alle lobby, alle multinazionali, rappresentanti dello Stato corrotti in ogni settore, servi di mafie e camorre.
Ma anche qui il grave assente e' il controllore. E aggiungiamo anche una formazione fatta a dovere.
Ultimo e non meno importante problema la sanificazione dei posti di lavoro. Sempre piu' spesso, (quando fatta) , imposta ai lavoratori senza corretta formazione e informazione dei prodotti utilizzati, salviette igienizzanti utilizzate su banchi non prima puliti, mense dove i tavoli vengono puliti al volo con stracci riutilizzati senza nemmeno i prodotti opportuni. DPI fatti sanificare dagli stessi lavoratori, divise e indumenti da lavoro potenzialmente infetti fatti portare a casa per la pulizia e sanificazione. Per non parlare dei DPI in uso alle aziende di appalto di pulizie che spesso sono di livello inferiore dei DPI dati ai lavoratori delle aziende appaltatrici.
Queste sono solo una parte delle criticità riscontrate in questa Fase 3. I lavoratori vengono messi a controllare la clientela, a riprendere la clientela, a sanificare i posti di lavoro, a sanificarsi i DPI....divise e indumenti da lavoro....
Ma dove sono finite quelle belle figure come: DATORE DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI?
Dove e' finita l' applicazione del Dlgs 81/08 nelle aziende in merito al rischio biologico, dei DPI ma anche in merito agli obblighi dei lavoratori come di PREPOSTI, DIRIGENTI E DATORE DI LAVORO?
Dove sono tutti gli organismi di controllo come le USL che dovrebbero controllare tutto questo?
Perche' non intervengono a tutela degli RLS nei posti di lavoro?
Dove sono gli invisibili comitati aziendali per il controllo dell' applicazione del protocollo in materia di salute e sicurezza?
Perché' non vengono bloccati i siti produttivi, come previsto dallo stesso protocollo per le negligenze evidenziate?
I lavoratori della GDO e del Commercio:
Non sono carne da macello.
Non sono schiavi in catene ai quali dire: “ Si sbrighi, faccia il suo lavoro, non rompere i c....”
Non sono figure astratte ma uomini e donne con famiglie che rivendicano il diritto a lavorare in sicurezza!
Non vogliamo prenderci delle responsabilità e iniziative che sono in capo ad altre figure aziendali.
Per quanto riguarda il Controllore che dovrebbe controllare chi non controlla...
Se esiste...
BATTA UN COLPO
ORA BASTA! SCHIAVI MAI!
Usb Commercio