La giunta del Comune di Bologna, a seguito di incontri riservati ai soli sindacati “amici”, annuncia alla stampa presunte ricette anticrisi a favore di cassaintegrati e precari, ma nella realtà licenzia 100 lavoratori precari co.co.co..
La giunta, in applicazione del bilancio preventivo 2009 approvato dal consiglio comunale a fine dicembre, ha infatti deciso di tagliare 6 milioni di euro per le spese del personale e senza nemmeno avvisare le rappresentanze sindacali aziendali, (noi abbiamo imparato il tutto solo oggi), ha proceduto a licenziare i co.co.co che avevano il contratto in scadenza al 31/12/2008.
A ciò si aggiunge il congelamento della vacanza contrattuale 2008 che non è stata pagata ai propri dipendenti nel mese di dicembre, il blocco degli straordinari e della contrattazione integrativa per i lavoratori non dirigenti .
Per ciò che riguarda i 100 lavoratori co.co.co. che all’ultimo momento sono stati rispediti a casa, vogliamo sottolineare che lavoravano da anni nell’amministrazione comunale e in molti casi gestivano servizi importanti come ad esempio lo sportello immigrazioni del Qre. S. Donato, ora chiuso.
Questi licenziamenti si aggiungono a quelli che vi saranno negli asili nido nel mese di giugno a causa delle scellerate scelte dell’assessore Virgilio che riguardano 112 educatrici e 51 collaboratori specializzati.
Dietro alla cortina fumogena della disinformazione, di chi firma accordi sindacali vuoti e di chi cerca per meri motivi elettorali di spacciare questo bilancio come positivo o come dicono alcuni “il meno peggio”, c’è invece questa dura e cruda realtà con la quale tutti dovrebbero fare i conti.
Da parte nostra convocheremo già nei prossimi giorni l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori precari del Comune di Bologna, andremo se necessario ad un nuovo sciopero, per chiedere il rinnovo dei contratti e la stabilizzazione.
P. RdB/CUB - Massimo Betti