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Scuola Docenti ATA

LA LOTTA ALLA BUONA SCUOLA È APPENA COMINCIATA


Via il governo Renzi, ripartiamo dall'abrogazione della legge 107!

La scuola italiana boccia Matteo Renzi. I cittadini tutti mandano a casa il governo dei banchieri, il jobs act, la buona scuola e i voucher. I lavoratori della scuola bocciano il governo che ha imposto loro la legge 107, l'alternanza scuola-lavoro, gli ambiti territoriali, il bonus di valutazione, la chiamata diretta dei presidi e la mobilità coatta. I cittadini con un NO netto e chiaro sono intervenuti a difesa dei diritti politici e sociali sanciti dalla Costituzione antifascista; i lavoratori della scuola, che i sindacati gialli avevano lasciato nelle mani del governo Renzi, oggi tornano protagonisti. Infatti, non serve attendere che le analisi dei flussi elettorali rendano evidente il ruolo dei lavoratori della scuola in questa vittoria - già chiaro da qualche settimana - per aprire una nuova fase propulsiva di rilancio delle lotte e smantellare, così, le indegne politiche scolastiche degli ultimi anni.
Sappiamo che i sindacati complici saranno impegnati nelle grandi manovre dei loro partiti di riferimento per la formazione del nuovo governo. Non l'USB. Per noi non è sufficiente la caduta del governo, della quale, tuttavia, ci prendiamo i giusti meriti come lavoratori della scuola e come militanti dell'USB. Il nostro primo obiettivo è riprendere la lotta contro la legge 107 fino al suo completo ritiro. Nonostante le dichiarazioni di voto di facciata della Cgil, ancora pochi giorni fa abbiamo assistito alla farsa dell'accordo politico sul rinnovo dei contratti, un inutile spot elettorale a sostegno del governo Renzi e dal valore contrattuale nullo oltre che ridicolo visti gli 85 euro lordi promessi. Il voto del 4 dicembre dimostra che Cgil, Cisl, Uil e Snals non hanno il controllo dei lavoratori della scuola, che ormai evidentemente rappresentano solo formalmente, essendo lontani anni luce dai reali bisogni dei docenti e del personale ATA.
USB Scuola prosegue il percorso di informazione e resistenza nelle scuole e chiede un incontro immediato al futuro ministro dell'Istruzione per aprire, finalmente, un dialogo serio per la ricostruzione della scuola pubblica statale a partire dall'abrogazione della legge 107.