La piazza di Trieste oggi parla a tutto il nostro Paese: lavoratrici e lavoratori chiedono un futuro dignitoso per sé stessi e per i propri figli. In questa piazza USB ha posto con forza il tema dell'intervento pubblico per garantire la soluzione delle crisi e un quadro di sviluppo che deve essere determinato dentro una regia pubblica anche per Trieste. La crisi industriale della città rappresenta infatti la contrapposizione più evidente tra gli interessi pubblici e quelli del privato.
Si ritorni a parlare di strategia industriale, dei settori strategici, di come questi permettano lo sviluppo di una filiera. Non possiamo permetterci di attendere che arrivi una "Bat" a risolverci i problemi.
Trieste si è data molti strumenti a disposizione, che rendono la nostra città appetibile e garante di competitività economica. È evidente che questo non basta per fermare delocalizzazioni e fughe dopo aver macinato milioni di fondi pubblici. Serve allora anche un intervento su una legge contro le delocalizzazioni che sanzioni in modo pesante le aziende che tradiscono il mandato istituzionale ed il patto sociale col territorio.
Le lotte di Wartsila, Flex, Principe devono continuare, devono unirsi, devono far unire la città. Oggi la piazza era una, deve esserlo anche la lotta.
USB Federazione di Trieste
Trieste 21-7-2022