La questione CTP, ecco come stanno le cose!!
Ancora disagi e proteste, i lavoratori dell'azienda CTP, totalmente pubblica rivendicano i loro diritti sacrosanti di fronte all'incertezza del futuro. La scomparsa delle province con la relativa istituzione delle aree metropolitane che, nel caso di Napoli, dovrebbe essere sotto il controllo di De Magistris, imponeva ed impone la gestione della fase transitoria nel modo migliore possibile, invece e come al solito, una classe politica superficiale ed approssimativa non si è fatta trovare pronta all'appuntamento. Si registrano così le prime proteste, adesso quella dei lavoratori del tpl provinciale, già in sofferenza da mesi, ma tutte le controllate della provincia sono coinvolte. La dirigenza aziendale assolutamente assente, a conferma di essere pupazzi della politica, scomparso l'ente di riferimento restano imbalsamati. Con i lavoratori in agitazione perchè vogliono certezze sul loro futuro, a partire dallo stipendio, il direttore generale, attraverso i sindacati con cui è complice dello sfascio, manda a dire che se i dipendenti si scusano non attuerà provvedimenti disciplinari. USB vuole sapere quando i dirigenti si scuseranno con maestranze e cittadinanza per avere affondato l'azienda ed essere rimasti immobili e non essere stati capaci di affrontare l'ennesima emergenza dovuta al taglio delle province. Inoltre USB crede fermamente che comune di Napoli, Regione Campania ed ex classe politica provinciale, debbano attivarsi immediatamente per ripristinare la regolarità dei servizi erogati e questo può avvenire solo attraverso un serio progetto per la città metropolitana e la relativa copertura economica che deve essere messo in campo adesso, durante questa dificile fase, garantendo non solo i lavoratori del TPL, ma anche quelli delle altre partecipate provinciali. Ciò significa mettere a disposizione nel più breve tempo possibile le risorse previste dai fondi strutturali europei per lo scopo, insieme a quelli nazionali e regionali. Si continua a giocare con posti di lavoro e servizi sociali, con gli slogan dei tagli e degli sprechi ci si crea l'alibi per creare situazioni di conflitto e giustificare l'apertura alle privatizzazioni, è venuto il momento di dire basta e spezzare questo circolo vizioso di irresponsabilità politica, per questo USB si schiera incondizionatamente con i lavoratori del TPL provinciale di Napoli e gli altri dipendenti delle partecipate provinciali.
Antonio Mazzella -- U.S.B. Lavoro Privato Campania