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Specialisti > Riforma CNVVF Regolamenti e Leggi Rapporti Sindacali

LA RABBIA DEGLI SPECIALISTI NAUTICI: VOGLIAMO CHE VALORIZZIATE LA NOSTRA PROFESSIONALITA'… ALTRIMENTI ABBIATE IL CORAGGIO DI CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL SERVIZIO ANTINCENDIO PORTUALE DEI VIGILI DEL FUOCO!

Nazionale,

Trieste, Messina, Civitavecchia (Roma), sono solo alcuni degli ultimi esempi di come il dipartimento ed i comandi provinciali stiano perpetrando lo smantellamento del servizio antincendio nei porti italiani. Ogni giorno, inesorabilmente, “personale” specificatamente formato per portare avanti una delle prime e più vecchie specializzazioni del corpo nazionale dei vigili del fuoco viene distolto dal soccorso in mare, dalle manutenzioni, l’addestramento, dall’aggiornamento dei documenti nautici e da altre mille incombenze del settore per tappare i buchi nel servizio di soccorso “ordinario” lasciati dal riordino voluto dai prefetti e dai sindacati “firmaioli”. Unità navali costate ai contribuenti milioni di euro marciscono ormeggiate nei porti per mancanza di fondi per il mantenimento della classe RINA, per acquistare parti di ricambio, carburante, carte nautiche, portolani e altri documenti nautici da tenere obbligatoriamente a bordo, “cartucce” aggiornate per il sistema GPS di navigazione, vernici antiruggine per ritocchi, ma anche per una semplice lampadina delle luci di via (luci di navigazione). Senza considerare che sono in via di estinzione i corsi di aggiornamento e formazione specifici per gli specialisti nautici (a solo titolo di esempio alcuni corsi di ultima generazione non hanno completato il loro iter di formazione di specialisti, ma si sono bloccati a circa poco più della metà del numero totale dei nautici).

All’amministrazione preme di più investire i quattro soldi rimasti nella creazione di nuove specialità del corpo, creando un antagonismo tra poveri, che cercare almeno di mantenere efficienti le specializzazioni che già esistono! Tragedie del mare, con moltissime vittime e disastri ambientali, come quelle avvenute a Livorno (Moby Prince), Genova (Haven), Isola del Giglio (Concordia), e le ultime di Brindisi (Norman Atlantic) e Ravenna (eclissata solo dalla Norman Atlantic ma emblematica a dimostrazione dello stato di salute di questo settore) sono cadute velocemente e inesorabilmente nel dimenticatoi dei vertici del dipartimento (in allegato troverete la versione ufficiale degli accadimenti); e lo dimostra il fatto che non ci hanno pensato due volte ad abbattere la scure dei tagli sul Soccorso Portuale. Paradossalmente i segnali che pervengono dalle principali realtà portuali italiane sono di continua crescita sia del traffico merci, ma soprattutto di quello passeggeri e crocieristico.

Ogni turno lo specialista nautico prende servizio con l’incognita di se potrà svolgere la mansione per cui è stato formato (con costi per l’amministrazione/contribuenti), oppure, prepararsi la valigia ed andare di rimpiazzo a terra e senza nemmeno percepire l’indennità di turno (le indennità non si possono cumulare, mentre le mansioni sì!?!). A queste condizioni di lavoro tutti gli specialisti nautici devono opporre con tutte le loro forze, perché non si può continuare a subire un demansionamento a costo zero per l’amministrazione. Buoni per tutto: oggi comandante d’altura e domani uomo di squadra; oggi direttore di macchina e domani autista di aps; oggi padrone di barca e domani centralinista! …in parole povere il miglior jolly “generico” ma specialista quando serve (vedi concorso alla qualifica di ispettore). È come se una importante azienda formasse un tecnico specializzato e dopo lo mettesse a fare l’addetto alle pulizie…. Questo è possibile solo in questo Dipartimento! ….Mah! Mezzi navali con certificazioni di classe scadute, mancate manutenzioni, impossibilità ad effettuare i previsti addestramenti, sottrazione di personale dagli equipaggi di condotta, ecc. ….a queste condizioni vogliamo chiedere, provocatoriamente, ai vertici del Corpo Nazionale di fare una scelta coraggiosa: o mettete gli specialisti nautici in condizioni di esprimere tutta la loro professionalità e di lavorare il sicurezza, oppure, abbiate il coraggio di chiudere definitivamente il servizio antincendio portuale!

NON NAUFRAGARE NELL’INDIFFERENZA E NEL QUALUNQUISMO DEI SOLITI “FIRMAIOLI”!

ADERISCI A USB!