Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Trasporto locale

La Regione Umbria elude il diritto alla mobilità dei cittadini

Terni,

 

La tanto sbandierata azienda Busitalia, che avrebbe dovuto ottimizzare e migliorare i servizi ai cittadini rispettando i contratti e la dignità dei lavoratori anche quest’anno mostra il suo reale volto.

Già dalla scorsa estate, durante il periodo non scolastico, la regione Umbria ha tagliato i servizi lasciando intere zone dell’Umbria completamente senza collegamenti negando a moltissime famiglie, dai primi di giugno e fino a settembre, il diritto alla mobilità.

Una gestione decisamente illegale ed immorale, visto che non ci si preoccupa minimamente di garantire un minimo di quel servizio che per legge è definito, appunto, servizio pubblico essenziale.

Quello che viene a galla sono gli interessi economici sia per la società Busitalia che per l’ente Regione Umbria; la Società sceglie di utilizzare il personale per svolgere i servizi che permettono un maggior profitto, come i servizi sostitutivi treno per i quali vengono impegnati centinaia di lavoratori ogni giorno, solitamente neo assunti con contratti da fame, costretti a “partire” per pochi euro in più e svolgendo turni completamente fuori norma.

La Regione Umbria, da canto suo, mira a fare cassa, taglia i servizi per 3,5 milioni di euro, praticamente azzerandoli…alla faccia del servizio pubblico essenziale.

E’NECESSARIO INVERTIRE LA ROTTA!

I tanti milioni di utili che ogni anno si producono dovrebbero servire ad erogare una maggiore quantità di servizio pubblico ai cittadini; vediamo invece perseguire l'ossessionante e vizioso criterio che vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti e costringendo i cittadini all’utilizzo del mezzo privato.

 

 

USB Lavoro Privato

Federazione Regionale Umbria