Lavoratori,
nemmeno il tempo di scendere dalle impalcature a Napoli, da dove USB ha lanciato l’ennesimo grido di aiuto per organici insufficienti, mezzi obsoleti, contratto scaduto da anni, che un vero bollettino di guerra si presenta davanti a noi in queste ore: cinquanta bambini in ospedale per il fumo. Colpite le province di Palermo, Agrigento, Trapani e Messina. Emergenza sulle Madonie: evacuazioni a Cefalù, Gratteri, Lascari e Collesano, fiamme anche a Villabate, Terrasini, Bisacquino e Bagheria. Canadair fermi per il forte vento, chiuse la Palermo-Messina e la Palermo-Mazara del Vallo.
Notte e mattinata di fuoco in Sicilia. Lo straordinario scirocco delle ultime ore, che ha fatto raggiungere picchi di 39-40 gradi, sta alimentando decine di roghi scoppiati tra ieri in tarda sera e questa mattina in diversi comuni delle province di Palermo, Agrigento, Trapani e Messina. Le fiamme non hanno risparmiato diverse abitazioni e i sindaci hanno disposto l'evacuazione di case e scuole. Naturalmente il 115 è in tilt e il riordino mette a dura prova le esigue forze dell’isola. Del resto la Sicilia non è nuova a situazione del genere che hanno visto questo territorio primeggiare per incendi e numero di interventi dei vigili del fuoco. Di contro la politica del riordino ha visto dimezzare i numeri di dotazione organica e il mancato rinnovo del parco automezzi lascia gli operatori del soccorso ad operare in un’emergenza sull’emergenza.
USB più volte ha sottolineato che non si può permettere che la Sicilia sia lasciata in balia del tempo senza una previsione accurata di un piano strategico di ampliamento delle dotazioni organiche e dei mezzi ma grazie al vecchio governo Monti e alla firma del 9 aprile 2014 la Sicilia è abbandonata ad un triste destino… e pensare che il ministro è Agrigentino… sarà che lui con il climatizzare acceso e la finestra del suo ufficio chiuso non senta ne puzza di fumo ne il caldo torrido di queste ultime ore…
Noi invece chiederemo conto di quanto accaduto durante il tentativo di raffreddamento del 20 giugno 2016, a Catania, dove ci troveremo di fronte ad un direttore regionale che al massimo potrà allargarci le braccia e darci ragione mentre, nel frattempo verbalizzerà che è stato gestito tutto alla perfezione.
CITTADINI QUELLO CHE SUCCEDE IN SICILIA NON È UN CASO… PERCHÉ IL MALTEMPO CAPITA, QUESTO È VERO, MA LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DI QUESTI EVENTI SE SMANTELLATA È COLPA DELLA POLITICA E DEI SINDACATI CHE LI HANNO APPOGGIATI
IL MINISTRO ALFANO PIU’ VOLTE SOLLECITATO AD INCONTRARE USB SI E’ SOTTRATTO AL CONFRONTO
ULTIME IN ORDINE DI TEMPO LA MANIFESTAZIONE 24 MAGGIO E SCIOPERO NAZIONALE 11 GIUGNO
CARO MINISTRO ALFANO LA SICILIA BRUCIA… NON SAREBBE IL CASO DI FARE QUALCOSA???
DIMISSIONI SUBITO