lavoratori,
in queste ore la Sicilia è invasa dalle classiche “garitte del mare” che attaccano il territorio isolano da più fronti. Messina e Pozzallo (RG), sono lo scenario di ammaraggi di fortuna di queste “navi della speranza”.
Questi viaggi si sono in queste ore trasformati in tragedia, portando a 4 il bilancio dei morti e ad un numero in crescendo di profughi disidratati e in cerca di assistenza. Di contro la macchina del soccorso è sempre più debole e la risposta del CNVVF nell'isola è sempre più vittima dei tagli del riordino.
Le 150 unità in meno, i nuclei specialisti nautici e sommozzatori ormai all'osso sono la risposta che possiamo dare in questi casi. Qui sempre più si vive alla giornata, chissà quante altre vittime dovremmo attendere prima di riuscire a sensibilizzare la politica a non abbandonare definitivamente il progetto di salvaguardia del paese.
USB chiede un rilancio del soccorso tecnico urgente e una riforma di tutto il sistema di protezione civile, affinché queste scene di “degrado” diventino solo un triste ricordo e non un fatto che oggi accade e domani sarà peggio.
A memoria manteniamo fissi nella nostra mente le immagini di quei profughi annegati al largo di Lampedusa e i tempi che ci sono voluti per sensibilizzare il dipartimento all'invio delle unità navali grandi con “personale” specializzato.
USB CHIEDE IL RILANCIO DEL SOCCORSO TECNICO URGENTE ATTRAVERSO UNA RIFORMA DELLA PROTEZIONE CIVILE E DEL SOCCORSO PUBBLICO