COMUNICATO STAMPA
Il servizio pulizie sedi di servizio dei vigili del fuoco, negli anni ha subito un ridimensionamento frutto della spending review e dei tagli sconsiderati.
Le sedi sono sempre le stesse, non si sono rimpicciolite ma, le ore destinate alle pulizie, sempre meno.
Ciò pone immediatamente due interrogativi :
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negli anni scorsi venivano destinate delle risorse eccessive, non si badava a spese
oppure
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le spese attualmente destinate alle pulizie sono insufficienti.
I lavoratori sanno benissimo come vanno le cose e lo sanno pure i dirigenti, che contenendo le spese riescono a fine anno a raggranellare premi di “produzione” consistenti!
Intanto, quelle che genericamente vengono chiamate “caserme” da circa 10 giorno non vengono più pulite!
Migliaia di lavoratori sono costretti a lavorare facendosi largo tra la sporcizia e topi, annaspando tra la polvere, usufruendo di servizi igienici che ….. ci viene da arrossire!
A Reggio Calabria la mancanza di pulizie è stata “candidamente” ufficializzata con ordine del giorno in cui si chiede collaborazione!!!!
A Cosenza sembra che con il silenzio-assenso del dirigente, il personale della ditta delle pulizie, a umma umma, si reca con spirito di collaborazione ad effettuare un minimo di pulizie anche acquistando in proprio il materiale necessario : trattasi di lavoro in nero!
A Catanzaro, la USB provinciale aveva tentato di effettuare un sopralluogo congiunto con il dirigente Lucia Maurizio, l’Ing. Nanni Giovanni presente nella giornata del 16/12/2016 in direzione regionale per raffreddare uno stato di agitazione della stessa USB, la locale ASP e lo Spisal ma gli zelanti dirigenti dei Vigili del Fuoco hanno pensato bene di rifiutare tale proposta.
La Ditta che da qualche mese aveva vinto la gara d’appalto per le pulizie sembra essere stata rimossa : non conosciamo i motivi di tale azione assunta dalla Direzione Regionale, ma USB nei prossimi giorni presenterà un esposto affinché si indaghi per capire a chi siano addebitabili eventuali responsabilità per un gara di appalto che sicuramente ha prodotto delle spese a carico della pubblica amministrazione ed ora un gravissimo disservizio paragonabile ad un attentato alla salute dei lavoratori vigili del fuoco della Calabria!
Dalle notizie fatte pervenire dai lavoratori di tutti i comandi della regione traspare una gravità inaudita e totale, affrontata con molta, troppa leggerezza da tutti i dirigenti del Corpo Nazionale prontamente interessati.
USB d’altro canto è sempre molto attenta alla tutela della salute dei lavoratori e proprio nei giorni scorsi, a Roma, ha organizzato un convegno sul tema dell’esposizione all’amianto coinvolgendo i vertici del corpo nazionale nonché associazioni e specialisti.
La tematica dell’amianto vede la USB in prima linea da anni ed ha prodotto già importanti iniziative con il varo di uno screening sui lavoratori vigili del fuoco oltre ad altre iniziative intraprese negli anni come la Campagna nazionale di raccolta domande per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto ai fini della concessione dei benefici previdenziali previsti all’art. 47 del D.L. 269/2003.
Con questo ultimo riconoscimento la USB continua imperterrita a lottare a fianco dei lavoratori condividendo soprattutto successi e riconoscimenti.