La scrivente O.S. denuncia le disagiate condizioni di lavoro del personale dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera “S.G. Moscati” di Avellino e conseguentemente le ripercussioni da ciò derivanti a svantaggio dei pazienti già gravemente debilitati con compromissione delle funzioni vitali e del personale di assistenza.
Non si tratta di fare degli inutili allarmismi ma è nella sostanza delle cose una diretta ricaduta su utenti e lavoratori poiché nonostante siano previsti in totale un massimo di undici posti letto, che consideriamo numericamente scarsi ed insufficienti per una simile realtà, vi è una difficoltà oggettiva nel far fronte all’improvviso superamento del numero di posti letto previsti palesandosi una oggettiva difficoltà da parte di chi si trova a svolgere una peculiare attività sanitaria che invece necessita di avere sempre il massimo dell’attenzione e destinazione delle risorse.
Prendiamo atto della scoraggiante impotenza e rassegnazione, da parte della Direzione Aziendale che ha ampiamente dimostrato, suo malgrado, di trovarsi nell’impossibilità di far fronte alle criticità e difficoltà correlate alla sfera assistenziale.
Criticità e difficoltà che non si riscontrano,invece, nella realizzazione delle opere infrastrutturali alcune delle quali, seppur affascinanti ed uniche dal punto di vista architettonico e progettuale, hanno comunque richiesto l’impegno di ingenti risorse economiche che potevano essere impegnate, oggi, per far fronte alle attuali difficoltà gestionali.
Non convincono le attuali ripartizioni delle risorse economiche destinate dalla regione tutte sbilanciate a favore delle opere infrastrutturali e di completamento della “Città Ospedaliera”senza tener conto della drammatica difficoltà correlata alla carenza di personale.
Chiediamo al Direttore Generale Pino Rosato, dimostratosi sempre sensibile e disponibile verso tali tematiche, di attivarsi concretamente, nel potenziamento dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, soprattutto alla luce del paventato riassetto ospedaliero provinciale.
Ancora una volta ci ritroviamo a segnalare alle istituzioni preposte e all’opinione pubblica, al fine di sensibilizzare tutti, i danni ed i disagi che direttamente scaturiscono dalle direttive che sono ciecamente imposte a livello regionale.
Stiamo assistendo ad un’opera di subdolo convincimento della popolazione che a furia di ascoltare le più disparate ipotesi, talvolta davvero ingannevoli poiché prive di ogni fondamento ma frutto estemporaneo di “ eccelse menti” che adottano tale sistema di convincimento psicologico, con il solo fine di far rassegnare tutti e far accettare il piano regionale sanitario come soluzione necessaria ed indispensabile le sciagurate direttive regionali.
L’appello dell’USB è quello di non accettare più questo stato di cose, occorre iniziare a reagire non subire più in modo passivo le ingiuste, errate ed inique decisioni ma di iniziare a sostenere e ad appoggiare indistintamente qualsivoglia iniziativa a salvaguardia della salute pubblica ed è per questi motivi che, in questa fase particolarmente delicata, invitiamo tutte le figure istituzionali, politiche, della società civile ed i cittadini a fare ciascuno la propria parte ed a dare il proprio contributo in termini di sostegno e partecipazione a tutte le iniziative di lotta in difesa del Sistema Sanitario Pubblico poiché è’ necessario tenere sotto pressione tutti coloro che sono deputati e titolati a compiere delle scelte in ambito sanitario (manager e commissario straordinari dell’ospedale e dell’ ASL ed i sindaci dei comuni della provincia), che direttamente incidono sulla pelle dei cittadini.
Il Coordinatore Provinciale USB-Sanità
dott.Mario Walter Musto