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LA USB PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE DEI DIPENDENTI DELLA CASSAZIONE


A rischio o svolgimento delle attività inerenti ai turni di lavoro per il referendum abrogativo; In allegato la lettera ai capi degli uffici.

La scrivente Organizzazione Sindacale, preso atto

che nel corso della riunione tenuta con la delegazione di parte pubblica in data 6 ottobre u.s. non sono state fornite adeguate assicurazioni sul pagamento degli straordinari effettuati nella precedente tornata referendaria e per di più alcuna certezza è stata offerta in relazione all’esistenza di fondi per retribuire la nuova attività elettorale;

che la successiva nota del 7 ottobre 2011, a firma del Primo Presidente e del Dirigente della Corte di Cassazione, pur essendo sintomatica dell’impegno ad ottenere in tempi brevi il dovuto pagamento delle prestazioni di lavoro già effettuate, di fatto non muta la situazione che vede i lavoratori in attesa di ricevere tuttora la remunerazione delle attività già prestate;

che permane pertanto una situazione di sostanziale inadempimento delle competenti amministrazioni tanto più intollerabile in un contesto di continua aggressione ai diritti ed alla dignità stessa dei lavoratori pubblici sempre di più indicati come la causa delle difficoltà economiche che il Paese sta attraversando;

che l’attuale condizione di lavoro del personale della Corte è in continuo deterioramento a causa del mancato potenziamento della pianta organica, del costante aumento dei carichi di lavoro, con conseguente impossibilità ad adempiere con puntualità i compiti assegnati;

che l’adesione allo svolgimento delle attività referendarie già manifestata da un gran numero di dipendenti dell’ufficio era comunque subordinata al pagamento delle analoghe prestazioni rese nell’anno precedente o, quantomeno, da formali garanzie sui tempi della remunerazione;

che alcuna prestazione di lavoro straordinario può legittimamente essere richiesta al lavoratore in assenza dei fondi necessari per il loro pagamento;

che nel corso di una partecipata assemblea tenuta l’11 ottobre 2011 i dipendenti della Corte hanno manifestato il loro profondo disagio per la complessiva condizione di lavoro ed in particolare per gli intollerabili ritardi nel pagamento di tutti emolumenti accessori spettanti;

che gli stessi dipendenti hanno richiesto alle organizzazioni sindacali presenti, USB e CGIL, di assumere ogni utile iniziativa a tutela dei loro diritti, nonchè di comunicare all’Amministrazione la loro totale indisponibilità, a modifica di quanto precedentemente espresso, allo svolgimento delle attività inerenti ai turni di lavoro per il referendum abrogativo;

rilevato che gli stessi lavoratori, nel corso dell’assemblea hanno sottoscritto un documento di rivendicazione;

 

P R O C L A M A

 

lo stato di agitazione del personale della Corte di Cassazione, con riserva di comunicare le necessarie e conseguenti iniziative di lotta e di mobilitazione.