COMITATO ACQUA PUBBLICA DI SALERNO
Al SINDACO - Comune di SALERNO
- All'ASSESSORE all'AMBIENTE
- Ai CAPIGRUPPI CONSILIARI
- Alle FORZE POLITICHE LOCALI
Oggetto: posizione del Comitato Acqua Pubblica Salerno sulla mancata trasformazione di Salerno Sistemi S.p.A. (a totale capitale sociale di proprietà pubblica con affidamento del servizio idrico in house) in Azienda Speciale ed inglobamento della Stessa in una nuova holding comunale della quale Salerno Energia S.p.A. è società capogruppo con delega da parte del Comune di Salerno all'esercizio del cosiddetto “controllo analogo” su tutte le società partecipate comunali.
La scelta di continuare a gestire il servizio idrico con l'affidamento in house (cioè senza gara pubblica) a Salerno Sistema S.p.A. e l'inglobamento di questa Società in Salerno Energia S.p.A., trasformata per l'occasione in nuova holding alla quale il Comune di Salerno sta delegando il cosiddetto "controllo analogo" su tutte le società partecipate a totale capitale pubblico comunale, a nostro avviso, è una semplice soluzione transitoria, ma non mette definitivamente al sicuro la sopravvivenza della stessa, gli stipendi e i posti di lavoro dei suoi addetti, per i seguenti motivi:
1) perché con l'acquisto del pacchetto azionario di Salerno Sistemi S.p.A., Salerno Energia S.p.A. (società creditrice), si impegna per il momento a saldare solo il debito contratto da Salerno Sistema S.p.A. nei confronti dell' ASIS S.p.A. per quanto concerne gli oneri di depurazione pregressi.
Resta ancora in sospeso una situazione debitoria di oltre 7 milioni di Euro nei confronti della SIIS S.p.A. e dell' AUSINO S.p.A., SERVIZI IDRICI INTEGRATI.
2) perché il Governo Monti ha deciso (all'interno della nuova manovra finanziaria) di dare un' accelerazione rispetto alla liberalizzazione dei servizi pubblici, tradendo il risultato referendario del 12 e 13 giugno c.a., e di mettere sotto forte osservazione gli affidamenti in house della gestione dei servizi pubblici ad S.p.A.
Lo ha fatto dotando l'Autority dell'Antitrust anche del potere di costituirsi come P.M. per conto dell'Avvocatura dello Stato contro tutte le deliberazioni di Comuni, Province e Regioni nei confronti delle quali la Stessa dovesse esprimere parere negativo rispetto alla non sussistenza della natura di Società S.p.A. con affidamento in house. Qualora detti EE.PP. non dovessero adeguarsi a detto parere entro 30gg. dalla sua emissione si può procedere alla privatizzazione mediante regolare indizione di gara pubblica (vedi dichiarazioni del nuovo Ministro dell'Ambiente alla trasmissione di “Ballarò” del 6 dicembre c.a.).
Facciamo presente che condizione essenziale per la sussistenza della natura di Società S.p.A. con affidamento in house è il rispetto del famigerato "patto di stabilità interno" (vedi D.L. 138 dell'agosto 2011, art.4), con il quale il Governo Italiano cerca di condizionare fortemente la possibilità - per questo tipo di Società - di fare investimenti necessari a garantire un servizio adeguato, proprio a causa delle limitazioni di spesa imposta dal rispetto di questo vincolo per garantire il pareggio di bilancio e costringendo così a rimettere sul mercato la gestione del servizio idrico mediante espletamento di regolare gara pubblica.
La nomina a capo di detta Autority, poi, dell' Avv. Giovanni Pitruzzella, già avvocato per il "Comitato contro i referendum per la statalizzazione dell'acqua - Acqua LiberAtutti" nel giudizio di ammissibilità dei quesiti referendari davanti alla Corte costituzionale e che ha difeso gli interessi dei privati di Aoset di Catania contro i Comuni della Provincia di Agrigento per la gestione del servizio idrico e l'Associazione di imprese Sogeas-Saceccav nella causa contro i Comuni di Siracusa che contestavano la delibera di affidamento del servizio idrico, nulla di buono lascia presagire rispetto al ruolo imparziale che dovrebbe avere detta Autority.
Diversamente starebbero le cose se l'Amm.ne comunale di Salerno avesse proceduto a trasformare Salerno Sistemi S.p.A. in Azienda Speciale, magari in una logica consortile, ampliando il capitale sociale pubblico della stessa con il coinvolgimento nella proprietà del pacchetto azionario di altri Comuni dove la Società già opera mediante l'acquisizione di specifici appalti mediante gara (vedi il Comune di Pontecagnano) e di altri ancora che potrebbero essere in seguito interessati.
Ciò avrebbe consentito a questi Enti la compartecipazione all'esercizio del cosiddetto "controllo analogo" ( dal quale finora sono stati esclusi) a garanzia degli interessi generali anche delle loro Comunità.
Inoltre, la decadenza al 31/12/2011 degli A.T.O. (Ambiti Territoriali Ottimali) di cui alla legge Galli e la tendenza del Governo e delle Regioni alla privatizzazione totale della gestione del servizio idrico integrato mediante anche l'istituzione di nuovi ATO con valenza territoriale, regionale ed interregionale (tendenti a favorire con gara unica l'affidamento del servizio idrico integrato, della gestione dei rifiuti urbani e della gestione degli impianti per la produzione di energia) taglierebbero già sul nascere le possibilità - per gli Enti di diritto pubblico – di reggere la concorrenza di multinazionali come la Veolia, la Suez, l'Assen e l'Acea che già operano contemporaneamente in più di uno dei settori citati, qualora non dovesse intervenire una proroga dei termini da parte del nuovo Governo Italiano.
NOI COMITATO ACQUA PUBBLICA di Salerno,
che consideriamo l'acqua non come merce, ma come bene comune della Terra appartenente, quindi, a tutti e che per questo motivo pensiamo che la gestione di questo servizio pubblico non può non essere perseguito se non direttamente dagli EE. di diritto pubblico, nel rispetto anche dell'esito del voto referendario del 12 e 13 giugno 2011 (con il quale il popolo italiano si è pronunciato nettamente contro la sua privatizzazione) del quale il Forum naz.le dei Movimenti per l'Acqua, di cui facciamo parte, si ritiene “fedele custode”,
in primo luogo
CHIEDIAMO ALL'AMM.NE COMUNALE DI SALERNO :
a) di conoscere quali iniziative intende mettere in campo per garantire anche il pagamento del debito regresso di Salerno Sistemi S.p.A. nei confronti della ASIS S.p.A. e dell' AUSINO S.p.A., SERVIZI IDRICI INTEGRATI ;
b) di rivedere la sua posizione rispetto alla necessità di attivarsi per la trasformazione di Salerno Sistemi S.p.A. in Azienda Speciale;
c) di elaborare, promuovere, favorire e deliberare nuove forme di democrazia partecipata dal basso alla gestione del servizio idrico comunale da parte di utenti e lavoratori dell'Azienda, nonché dell'insieme della cittadinanza attiva.
d) di avere tutte le assicurazioni possibili rispetto alle funzioni assegnate a Salerno Sistemi S.p.A. dall'art. 4 del TiTOLO II - OGGETTO, affinchè la Società non persegui obiettivi di mega azienda con la corsa sfrenata all'acquisizione di quote di capitali sociali anche fuori del Comune di Salerno, ma si muova in una logica di un più idoneo ed oculato riordino complessivo del servizio idrico integrato, in considerazione anche del fatto che alla fine di giugno 2012 dovrebbero cessare di esistere l' ASIS S.p.A. e l'AUSINO S.p.A., SERVIZI IDRICI INTEGRATI, mentre resterebbero ancora in piedi la SIIS S.p.A. e la CONSAC S.p.A.
Siamo dell' avviso che una mega struttura per la gestione del servizio idrico integrato possa rispondere meglio dal punto di vista economico/gestionale, ma non garantirebbe altrettanto meglio la qualità dell'acqua visto che l'insieme del territorio nel quale si intenderebbe operare presenta contesti di realtà assai diversificate rispetto ai rischi di inquinamento e agli stessi costi di depurazione.
In secondo luogo,
FACCIAMO PRESENTE :
a) CHE ATTIVEREMO OGNI FORMA DI PRESSIONE E DI LOTTA POSSIBILE PER AVERE RISPOSTE ADEGUATE ALLE NOSTRE RICHIESTE, NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE, DALL'AMM.NE COMUNALE DI SALERNO ;
b) CHE CONTINUEREMO A PERSEGUIRE GLI OBBIETTIVI CHE CI SIAMO PREFISSI RISPETTO ALLA TRASFORMAZIONE DI SALERNO SISTEMI S.p.A. IN AZIENDA SPECIALE E ALLA PROMOZIONE DELLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA DAL BASSO ;
c) CHE NON MANCHEREMO DI ATTIVARCI
- IN DIREZIONE DELL'AUTORIDUZIONE DEL 7% SULLE BOLLETTE DELL'ACQUA (SULLA QUALE IL VOTO REFERENDARIO DEL 12 E 13 GIUGNO C.A . SI E' ESPRESSO IN MODO INEQUIVOCABILE TANTO CHE LA CORTE COSTITUZIONALE NE HA PRESO SUBITO ATTO DICHIARANDO IMMEDIATAMENTE NON VALIDO IL PROFITTO DEL 7% IN BOLLETTA), qualora tale percentuale dovesse risultare presente all'interno degli importi delle bollette di Salerno Sistemi S.p.A., anche in ottemperanza alla campagna di "OBBEDIENZA CIVILE" al pronunciamento popolare degli Italiani del 12 e 13 giugno c.a. ( promossa dal FORUM nazionale dei MOVIMENTI per l'ACQUA del quale siamo parte integrante!) che dovrebbe partire dal prossimo gennaio 2012.
- per aprire soprattutto in città un ampio, serio (nonché partecipato dal basso!) Confronto con forze politiche ed istituzionali, sindacali, con i comitati di lotta a difesa dei beni comuni, i comitati di lotta per la difesa della salute e dell' ambiente, nonché con gli utenti dei servizi pubblici e i lavoratori addetti alla gestione degli stessi (a partire dal servizio idrico integrato del comune di Salerno!) E con il resto della cittadinanza attiva per far fronte ai rischi di privatizzazione in atto di tutti i servizi pubblici (compreso quello inerente il servizio idrico integrato!), nonché in direzione di una possibile ricerca comune di forme e modalità di democrazia partecipata da definire e praticare partendo proprio dal basso.
IL COMITATO ACQUA PUBBLICA DI SALERNO
acquapubblicasalerno@tiscali.it