“Tre soli dirigenti, snellimento strutturale, riduzione della spesa del personale, per trasferimenti e pensionamenti, servizi ai Comuni e mantenimento di elevati standard di prestazioni”.
Sono questi i cardini, a detta del Presidente, della riorganizzazione della Provincia di Terni, con la nuova mission di “Ente di Area Vasta”.
Un atto giunto a valle di un percorso sofferto, colmo di contraddizioni, ingiustificati ritardi ed illegittimi atti unilaterali e che lascia a terra fette importanti di servizi fondamentali per il territorio e qualificate professionalità, soprattutto tecniche.
Lavoratori e lavoratici mortificati dal lungo processo di riordino, che hanno dovuto subire trasferimenti forzosi ed assegnazioni ad altri Enti e per i quali il principio della tutela e valorizzazione della professionalità ed esperienza lavorativa ha ceduto il passo a quello più ragionieristico della sostenibilità della spesa e dello “esuberi zero”.
Un poderoso taglio e ridimensionamento dei servizi si è nascosto dietro alla “controriforma” delle Province: la manutenzione delle strade e l’edilizia scolastica, la tutela e salvaguardia ambientale, la vigilanza, tagli che trovano massimo emblema nel forte ridimensionamento del servizio viabilità e strade e del Corpo della Polizia Locale che, dalle già insufficienti 15 unità antecedenti la controriforma, è ormai ridotto a 8 unità.
Come sarà possibile mantenere, seppur ricondotti ai limitati compiti indicati dalla Delrio, “elevati standard di prestazioni”?.
I “prelievi forzosi” imposti dal Governo ai trasferimenti verso le Province inoltre, se non rivisti, produrranno l’inevitabile default del sistema a livello nazionale, con l’impossibilità di assolvere anche alle c.d. “funzioni fondamentali”.
La Provincia di Terni già sconta il pre-dissesto per il 2015 e sussiste al momento l’impossibilità di redigere un bilancio per il 2016.
Come sarà possibile continuare ad erogare servizi efficienti e di qualità in questa situazione?
Questa è la fondamentale domanda che, al netto degli impegni previsti nell’ultimo Protocollo regionale sugli organici e che ancora non ha trovato piena attuazione, attende risposta, dal Governo centrale certamente con la legge di stabilità, ma anche da parte del Governo Regionale che ha la responsabilità politica diretta verso il territorio ed i cittadini.
La Federazione USB-Provincia di Terni
Aderente
alla FSM