Si è tenuta oggi la riunione sindacale con un ordine del giorno “fiume” che ha impegnato le parti per diverse ore.
In via preliminare, la USB MEF deve denunciare la mancanza di spazi per eventuali modifiche ai provvedimenti in esame, non solo blindati per volontà precisa dell’Amministrazione ma anche in parte già diffusi agli uffici competenti (vedasi la circolare sulle RTS).
Questa “ingessatura” del tavolo ha ridotto sostanzialmente il ruolo di tutela e rappresentanza dei lavoratori esercitato dalle parti sociali nell’incontro odierno in occasione del quale si è anche verificato un episodio molto sgradevole nel comportamento del Capo delegazione di parte pubblica, dott. Luigi Ferrara.
Questa Organizzazione Sindacale, verso la fine dell’incontro, ha infatti chiesto i tempi di convocazione della RSU del DAG/DT/RGS in ordine all’orario di lavoro ed altre tematiche ma il Capo del DAG è stato del tutto evasivo nella risposta. Subito dopo il dott. Ferrara ha abbandonato frettolosamente il tavolo negoziale, a causa di un impegno non meglio precisato, quando non era ancora stato discusso l’ultimo punto all’ordine del giorno riguardante le linee guida sugli incarichi di revisione e sindacali.
La USB MEF ha immediatamente protestato anche per la caduta di stile avuta dal Capo Dipartimento e, dopo aver verificato che la delegazione di parte pubblica rimasta a presenziare non aveva ricevuto delega su eventuali modifiche da apportare sul provvedimento in esame, ha chiesto l’ovvio aggiornamento della riunione.
L’Amministrazione ha proposto invece di proseguire pur non avendo potere decisionale. La USB MEF, ritenendo improponibile l’accettazione di un confronto monco, ha abbandonato il tavolo negoziale che ha continuato una discussione puramente formale.
L’incresciosa vicenda di oggi costituisce un’altra tappa del “nuovo” corso delle relazioni sindacali al MEF. “Nuovo” e “pessimo” corso inaugurato dal Capo dipartimento che, dopo quasi due anni dal suo insediamento, ha praticamente reso inconsistenti le relazioni sindacali nel nostro ministero trasformandole in una sterile discussione/farsa sulle tematiche di volta in volta affrontate. Questa delegittimazione avviene in sintonia con le indicazioni governative che puntano all’azzeramento del dissenso e del ruolo del sindacato conflittuale.
Si riporta di seguito una prima informazione sui punti affrontati nell’incontro odierno a cui seguiranno comunicati specifici di approfondimento.
SCHEMA DPCM ART. 57, COMMA21, D. LGS. 235/10
Il DPCM in questione riguarda il recepimento al MEF e alle Agenzie Fiscali del sistema di valutazione imposto da una sentenza del Consiglio di Stato del 13 ottobre 2015. Questo provvedimento normativo recepisce le famigerate norme Brunetta e predispone la struttura per la valutazione meritocratica con le implicazioni salariali e di carriera più volte affrontate. La nota meno negativa riguarda il ridotto impatto immediato di questa norma, destinata ad essere pienamente operativa soltanto a seguito del rinnovo del CCNL comparto ministeri.
CIRCOLARE RTS IN ATTUAZIONE D.M. 3 SETTEMBRE 2015
La circolare recepisce le disposizioni del DM di individuazione delle RTS e la definizione dei relativi compiti predisponendo le linee organizzative generali.
Le parti sostanziali della circolare riguardano il percorso di regionalizzazione delle RTS, iniziato a suo tempo anche con l’adozione di dotazioni organiche regionali. Sono infatti istituite le RTS regionali ed accorpati alcuni uffici e compiti prima strutturati su base provinciale; vengono inoltre definite le linee guida dell’organizzazione interna realizzando una graduale differenziazione tra le RTS ricadenti nel capoluogo di regione, quelle provinciali strutturate su 2 sedi e quelle su una sola sede.
Infine, la gestione delle partite di stipendio dei dipendenti periferici del MEF verrà trasferita al DAG entro un anno.
In sintesi, l’Amministrazione sta mettendo mano alle residue competenze dell’ex DTEF lasciando nel territorio gli uffici con le sole funzioni, riviste ed aggiornate, tipiche delle storiche Ragionerie Territoriali.
La delegazione di parte pubblica si è infine limitata ad escludere un’eventuale mobilità coatta del personale sul territorio a seguito degli accorpamenti di funzioni previsti dalla riorganizzazione.
AGGIORNAMENTO SULL’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO IN MATERIA DI SVILUPPI ECONOMICI E POSIZIONI ORGANIZZATIVE
L’amministrazione ha informato sommariamente le Organizzazioni Sindacali in merito alla predisposizione dei moduli formativi per il percorso concernente la formazione generalizzata dei lavoratori del MEF da attuarsi preventivamente rispetto agli sviluppi economici.
Il DAG sta predisponendo un’unica tipologia di moduli formativi da destinare a tutte le aree professionali mentre l’esame finale dovrebbe essere differenziato per area e posizione economica per la quale si concorre. Le materie oggetto di formazione sarebbero concentrate su economia politica e finanziaria, scienza delle finanze, diritto tributario, normativa su trasparenza e anticorruzione, diritto amministrativo, lingua inglese (quest’ultima solo per l’area III). La formazione sarà erogata in forma e-learning con almeno tre esercitazioni periodiche.
Le informazioni fornite sono comunque in fase embrionale e dovrebbero essere approfondite nel prossimo incontro previsto per la prima metà del mese di marzo.
Nessuna novità è emersa, invece, in merito alle posizioni organizzative per le quali è stata confermata la quantificazione di circa 600 attribuzioni con una media pro capite di 2.000 euro.