Si conclude al quinto giorno lo sciopero effettuato, oltre le regole antisciopero della legge 146, dal personale MLE Bcube che ha ottenuto di aprire una nuova trattativa aziendale superiore al CCNL appena siglato dai soliti sindacati di sistema. Nell'accordo è stato portato a casa, intanto, un aumento del buono pasto a 8 euro insieme alla revoca di tutte le contestazioni disciplinari ed eventuali contenziosi nei confronti di tutti i lavoratori oltre che la riapertura della trattativa su alcuni istituti economici e normativi.
Tutto questo grazie alla determinazione di lavoratori e lavoratrici che in larghissima e schiacciante maggioranza si sono messi in gioco, con uno sciopero di forza inaudita, riprendendosi nei fatti lo spazio negato da 30 anni dalla legge liberticida 146/90, insieme ai sindacati protagonisti; un passo avanti che dimostra l'attualità e la necessità di questo strumento di lotta senza il quale sarebbe stato molto difficile arrivare al punto attestato dal verbale sottoscritto presso la Prefettura di Varese con Enac e Gestore Aeroportuale. I lavoratori hanno vinto perché hanno dimostrato che uniti possono ottenere risultati veri, perché hanno dimostrato che senza di loro le aziende non stanno in piedi.
Vedremo se MLE Bcube garantirà dal primo incontro, già convocato per il 16 febbraio prossimo, la corretta rappresentazione del personale come rappresentato dalla presenza in questi giorni di lotta e come dovrebbe essere, ma una eventuale decisione sbagliata, antidemocratica e antisindacale dell'azienda (che ha già fatto intendere di non volere convocare USB, Cub e Adl Varese) non fermerà certo la nostra determinazione a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati insieme ai lavoratori e lavoratrici.
Aderente
alla FSM