Siamo ben lieti che l’Ater risponda, sebbene il sindacato sia stato costretto a ricorrere ad un comunicato stampa.
Prendiamo atto dei 9 milioni di euro spesi in quarant’anni per il quartiere ex Gescal di Tuscania. E’ palese però che gli interventi effettuati non siano stati risolutivi, tanto che oggi il quartiere sembra sopravvissuto ad un bombardamento, con abitazioni che fanno acqua (nel vero senso della parola) da tutte le parti.
300 nuclei familiari aspettano dal 14 febbraio dello scorso anno che i lavori, tanto promessi, siano finalmente realizzati, stanchi di vivere in case fatiscenti, con muffa e infiltrazioni, fino al limite dell’inagibilità.
Come ammesso dallo stesso commissario straordinario Ater Ivan Grazini, Asia Usb ha sempre dimostrato disponibilità e cortesia, molto oltre i propri ruoli e incarichi formali, nell’ottica della tutela degli inquilini e del loro diritto di vivere in modo dignitoso.
Vista la disponibilità espressa dal commissario Grazini “a illustrare lo stato dell’arte” rimaniamo a disposizione per un incontro, così come da noi richiesto l’ultima volta dieci giorni fa, o direttamente per un’assemblea nel quartiere ex Gescal.
Siamo sicuri che l’Ater mai ha voluto bloccare i lavori di riqualificazione, attendiamo quindi a prova di ciò la data di convocazione.
Asia Usb