L'Unione Sindacale di Base ha indetto lo sciopero generale di 24 ore per il giorno 24 ottobre 2014, con manifestazioni nelle principali città italiane, contro le politiche economiche e sociali del governo Renzi in materia di lavoro, welfare, pubblica amministrazione, scuola e previdenza.
“La legge delega sul lavoro ed il Jobs Act proseguono l'iter parlamentare e Renzi dice chiaramente che gli imprenditori devono poter licenziare”, fa il punto Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo confederale USB.
“Mentre la direzione del PD, nonostante la baraonda interna dal forte sapore mediatico, conferma le misure riguardanti il lavoro e Cgil Cisl e Uil balbettano - prosegue il rappresentante USB – il Governo mette sul piatto la disponibilità a discutere su una legge sulla rappresentanza sindacale”.
“Da anni noi chiediamo una legge per riportare la democrazia sui posti di lavoro - ricorda Tomaselli - e negli ultimi mesi abbiamo richiesto un confronto in modo pressante al Governo e al Ministro Poletti. Vedremo nei prossimi giorni se il Governo parla con lingua biforcuta, se assisteremo all'ennesima farsa o se si arriverà ad un vero confronto su questo tema con tutte le organizzazioni sindacali, teso al superamento in senso democratico dell'accordo del 10 gennaio tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, che ha sancito in modo incostituzionale il loro monopolio sindacale”.
“Certo è che la legge sulla rappresentanza non sarà merce di scambio per evitare lo sciopero generale da noi indetto – evidenzia il dirigente USB - che è la vera e necessaria risposta ai pesanti provvedimenti sul lavoro di un Governo che prende ordini dalla Bce e dall'Unione Europea. La risposta migliore a questo governo la daranno i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, gli studenti, scioperando e scendendo in piazza il 24 ottobre per pretendere lavoro, salario, welfare e reddito”, conclude Tomaselli.
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