Sembra che vada di moda in questo periodo “tranquillizzare” i colleghi della dogana in merito ad uno splendido futuro che avrà la città, il porto, l’economia del territorio.
Per adesso noi sappiamo che c’è un vuoto politico in città, l’Autorità portuale continua a fare promesse, l’economia, come ovunque, langue!
E sappiamo anche che sarebbe ora che venisse consegnata, quindi resa agibile, la nuova palazzina che finalmente vedrebbe sistemata in modo dignitoso sia la Dogana che i lavoratori. Ma temiamo che i tempi non saranno brevi. Occorrono, infatti, interventi “Sogei”, linee a banda larga, pavimentazione esterna, eliminare miasmi provenienti dalla vicina fognatura e un nuovo “scanner” funzionale alle visite, mentre pare che a metà febbraio arriveranno i mobili nuovi!!
Vedere che il porto di Civitavecchia, a fronte di un notevole incremento di crociere e non solo, ancora non sia attrezzato e non disponga di servizi logistici adeguati, rende vano ogni progetto di sviluppo. E la Dogana anch’essa risente di questa indecisione, di questo ritardo: finalmente dopo anni di attesa si è potuto costituire un nucleo specifico che si occupa di viaggiatori ed antifrode viaggiatori, ma si tratta proprio di un numero esiguo; l’Area verifiche e controlli sta posizionata in uno dei tanti edifici dispersi nell’ambito portuale e non ha possibilità di incidere più di tanto proprio a causa di una cattiva dislocazione e mancanza di strutture (è già difficile controllare il carico di un camion); i colleghi che hanno una certa anzianità sembrano restii ad ogni innovazione, compreso quello che potrebbe essere un nuovo discorso sui turni, un confronto sui carichi di lavoro, un’apertura alle aspettative di quanti “vorrebbero ma non possono”.
Per essere chiari, la dogana in un porto acquista valore se è in grado di organizzare una notevole vigilanza, se è capace di interventi veloci ed improvvisi con lavoratori che amano il proprio lavoro e un Agenzia pronta ad investire nuove risorse e a realizzare nuovi progressioni di carriera; altrimenti si diventa una autorità come le altre che ci stanno perché previste.
La Dogana di Civitavecchia deve dimostrare tutto il potenziale inespresso mettendo in campo tutte le energie di quanti credono, come noi, che anche attraverso la difesa del ruolo della dogana si difende la dignità di quanti la rappresentano, si difendono i diritti, si difende e si aumenta il salario di quanti ci lavorano.
BASTA con le promesse a difendere situazioni antiche occorre che le organizzazioni sindacali presentino e supportino nuove prospettive. TUTTO IL RESTO E’ SOLO PROPAGANDA ELETTORALE!
DECIDI DI RAPPRESENTARTI CON LA USB PI
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