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news da sedi locali Lazio

LAZIO - ENTRATE: …IL LAVORO "MOBILITA" L'UOMO …O È LA MALATTIA!?

Roma,

 

Mercoledì scorso è stato raggiunto l’accordo sulla Mobilità Volontaria Regionale, firmato da tutte le O.O.S.S. USB ha deciso di non firmare l’accordo.

La nostra scelta è stata dettata da vari sostanziali motivi, primo tra tutti quello per cui alla luce dei fatti, la Direzione Regionale intende varare in realtà un piano di “mobilità obbligata per malattia” del quale può usufruire in effetti soltanto chi sia affetto da malattia grave invalidante o invalidità personale riconosciuta ricadente nella casistica della Legge 104/92.

L’accordo, come detto, restringe di fatto la possibilità di mobilità esclusivamente a chi vi sia costretto per problemi fisici oggettivi, senza considerare che la legge già tutela questa condizione.

Considerando che i posti disponibili sono un numero molto esiguo è automatico che vengano tutti assorbiti da questa tipologia di richieste.

La nostra posizione su questo è netta e inderogabile: chi è malato va tutelato per legge a prescindere, se ha bisogno di essere spostato di sede (per qualunque motivo) e pertanto non può rientrare nella mobilità volontaria.

La mobilità volontaria è per chi per motivi familiari, al fine di migliorare la propria condizione lavorativa chieda di essere spostato d’ufficio.

E questo dovrebbe teoricamente essere obiettivo comune con l’Amministrazione!!!

Abbiamo anche constatato che nel remoto caso si riesca a rientrare nelle graduatorie blindate di questa mobilità, la Direzione con questo accordo, si attribuisce l’arbitraria decisione di stabilire quale sarà la sede di assegnazione tra le possibili.

Con la concreta possibilità per un lavoratore di Velletri, ad esempio, di essere assegnato a Civitavecchia!!!

L’Amministrazione si è inoltre “riservata” il diritto di valutare la documentazione prodotta a seconda dei casi (…al di fuori della L.104/92) in base a criteri indefiniti e di attribuire a tale documentazione valutazioni diverse.

Questo creerà inevitabilmente la nota situazione di “figli e figliastri” tesa al dividi et impera tanto cara all’Amministrazione Pubblica.

Non abbiamo firmato l’accordo con della Direzione Regionale perché pensiamo che non solo sia inadeguato ed offensivo, ma perché come sempre segni un ennesimo passo indietro nel campo dei diritti dei lavoratori.

Non arretreremo di un passo rispetto alle nostre decisioni e prendiamo atto del fatto che le altre OOSS condividano quelle dell’Amministrazione, ma come sempre ci chiediamo anche il perché!