A seguito della riallocazione del personale operata dall’Amministrazione nell’Ufficio Provinciale di Roma, si sono create una serie di “complicazioni” legate alla lavorazione di pratiche rimaste, per così dire “sospese” nel momento dello spostamento dei tecnici a cui erano assegnate. In particolare, a seguito di questa movimentazione di personale avvenuta in tempi strettissimi, i Capi Area così come i Capi U.O. hanno avuto enormi problemi a gestire lo smistamento delle lavorazioni in scadenza (…ma anche non).
Questi problemi si sono tramutati inevitabilmente in disservizi all’utenza.
Nonostante avessimo paventato(tacciati di pessimismo) tale eventualità è evidente che contromisure efficaci non ne siano state prese e pertanto siamo ora a prevenire allo stesso modo, la possibilità che tutto ciò ricada sui lavoratori, gli unici responsabili di niente!
In molti casi i Responsabili stanno facendo pressione sui lavoratori affinché, dopo essere passati ad altro reparto già da un mese, chiudano le lavorazioni che erano state date loro in carico. E come?.…a titolo di cortesia, ovviamente!
Quindi senza le necessarie chiavi di lavorazione, con i carichi di lavoro del nuovo servizio, nei momenti ricavati tra le pause del lavoro attuale e in certi casi con la sollecitudine della scadenza, alcuni fortunati dovranno dedicarsi a definire o anche a lavorare ex novo, pratiche che non sono e non possono essere più a loro carico. Con l’aggravante che tra un po’ di tempo nessuno ricorderà perché “qualcuno” abbia dovuto lavorare una pratica che non aveva in carico ed era per giunta di un altro reparto.
Chiediamo al Direttore e al Vice Direttore dell’Ufficio che predispongano al più presto ordini di servizio per tutto il personale interessato, per il reintegro momentaneo nel Reparto di provenienza per la chiusura delle pratiche “sospese”, con determinazione temporale del provvedimento strettamente per il tempo necessario di lavorazione.
Non vogliamo entrare in merito alle motivazioni per cui un’Amministrazione abbia approntato una tale operazione senza prevedere quello che sta accadendo. E non vogliamo neanche prendere in considerazione la possibilità che qualche Capo Area si sia accanito per “orgoglio”(?) in merito alla questione delle “lavorazioni sospese”. Ma non ci sembra tollerabile che qualcuno si ricordi di sollecitare dopo un mese dall’ordine di servizio di chiudere le pratiche che gli erano state assegnate nel precedente reparto. Ma non era molto più semplice riassegnare le pratiche non lavorate a chi se ne dovrà occupare d’ora in avanti? Perché sono stati riallocati lavoratori, che ora sembrano indispensabili dov’erano prima???
Per questo chiediamo un sollecito incontro per dirimere tutte queste problematiche.