La Federazione provinciale di Lecce dell’Unione Sindacale di Base punta il dito contro quella che viene ritenuta una situazione “assolutamente inaccettabile”, quello che, cioè, sta avvenendo nella Azienda Sanitaria di Lecce, dove una parte del Servizio di emergenza – urgenza 118 continua ad essere gestito dalle Aziende private, che mettono a disposizione del Servizio sanitario 3 autoambulanze e 46 dipendenti tra autisti e soccorritori.
Questi Lavoratori non hanno certezza nel pagamento delle competenze mensili – spiega Salvatore Caricato dell’esecutivo Usb -, sono privi di dispositivi di sicurezza, costretti a fare corsi di formazione a proprie spese, autoambulanze utilizzate anche per trasporti secondari, turni di lavoro incompatibili con il servizio svolto, etc”.
Il 30 giugno scadrà l’appalto concesso dalla Azienda sanitaria di Lecce alle due società Ikebana Srl e Meleleo Servizio e tutti i lavoratori dipendenti dalle due aziende sono già stati licenziati, lasciando cosi il servizio di emergenza, già carente di mezzi e personale, completamente scoperto.
È opportuno ricordare che la ASL LE ha costituito una Società, la “Sanitaservice Asl Le”, che ha per oggetto sociale la gestione di servizi di assistenza alla persona e socio sanitario, in particolare “i servizi di supporto strumentali alla cura della persona, i servizi di supporto strumentali ai servizi di emergenza (118)… che ha già provveduto ad internalizzare il servizio di ausiliariato e di pulizia”.
A distanza di due mesi dall’avvio della Società Sanitaservice, la Regione Puglia e l’Azienda Sanitaria di Lecce non hanno provveduto ad attivare le procedure di internalizzazione del servizio di emergenza:
È inaccettabile tutto ciò e per questo motivo che lunedì 27 giugno 2011 gli autisti ed i soccorritori dipendenti dalle due aziende private Ikebana Srl e Meleleo Servizio, non hanno prestato la loro opera professionale nel servizio di emergenza – urgenza 118, lasciando così prive del servizio le postazioni 118 dei presidi ospedalieri di Gallipoli, Casarano, Scorrano, Ugento e Otranto.
Gli autisti di autoambulanza ed i soccorritori si sono astenuti dal lavoro per protestare contro la Regione Puglia, che allo stato attuale non ha provveduto ad internalizzare un servizio cosi vitale per i cittadini, prorogando ancora una volta una situazione di incertezza e instabilità, con l’appalto alle Aziende private.