Il prossimo 5 maggio 2008 scadranno, per l’ennesima volta, i termini di prescrizione per coloro che ancora non hanno percepito le somme dovute a titolo di interessi legali e rivalutazione monetaria sugli emolumenti tardivamente corrisposti a seguito dell’inquadramento ai sensi della legge 312/80.
La storia infinita della liquidazione degli interessi legali e rivalutazione monetaria, purtroppo per molti, non è ancora finita.
Sono passati più di 15 anni da quando, nel lontano 1993, i lavoratori giudiziari percepirono gli ultimi arretrati a seguito del nuovo inquadramento previsto dalla legge 312/80.
Nel frattempo molte istanze, oltre 190.000 dei circa 44.000 dipendenti che ne avevano diritto, hanno letteralmente invaso gli uffici del Ministero della Giustizia, tant’è che con note del 10 luglio 1997, 17 giugno 1998 e per ultima 5 maggio 2003 la Direzione Generale del Bilancio e della Contabilità invitava tutti i Capi degli Uffici Giudiziari a sensibilizzare il personale affinchè si astenesse a produrre ulteriori istanze.
Con le stesse note si informava che l’ufficio II della stessa Direzione stava provvedendo alla emissione dei provvedimenti dando priorità ai dipendenti nei confronti dei quali erano state emesse sentenze favorevoli dagli organi di giustizia amministrativa e successivamente si sarebbe provveduto alle liquidazioni degli interessi legali e della rivalutazione monetaria nei riguardi del personale che aveva provveduto ad interrompere i termini di prescrizione quinquennale. Dichiarava, altresì, che la stessa ultima nota del 5 maggio 2003 era da intendersi anche come atto interruttivo della prescrizione.
A questo punto, questa O.S. osserva che dal 5 maggio 2003 , e in assenza di ulteriore nota Ministeriale molti dipendenti che non hanno ancora percepito le somme dovute vedranno il loro diritto estinguersi per prescrizione.
La RdB/CUB Pubblico Impiego invita i dipendenti interessati a compilare istanza, che consentirà di interrompere per l’ennesima volta la prescrizione consentendo ai dipendenti di percepire le somme dovute.
Concludiamo dichiarando la nostra indignazione per il vergognoso comportamento dell'Amministrazione che in tanti anni non ha saputo o voluto ottemperare ad un obbligo imposto per ultimo dalla sentenza n. 136/2001 della Corte Costituzionale, ledendo con tale comportamento il diritto dei lavoratori giudiziari a percepire quanto dovuto.
Per informazioni contattare i delegati RdB/CUB presenti sul territorio; il modello della domanda è a disposizione in allegato.