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Scuola

Legge di Stabilità: "forse" un aumento di 1/3 dell'orario per i docenti può aprire la strada al taglio di 106 mila posti.

Nazionale,

Il ruolo di CGIL, CISL e UIL, invece, è certo:

non serve ai lavoratori!

E' l'ora del Sindacato conflittuale, è l'ora di USB!

Circola, da giorni, una voce di possibili interventi nella Legge di Stabilità sulla Scuola.

“Forse” il Governo sta decidendo un aumento da 18 a 24 ore di lezioni frontali per i docenti della scuola media e superiore a parità di stipendio e un altro trucco per togliere a precari e non, le ferie .

Ripetere per l'ennesima volta che il Governo dei prof. sta per violare la Costituzione e un altro mucchio di leggi e codici, rischia di farci fare l'abitudine ad atti gravissimi contro gli interessi generali del paese, ma non possiamo tacerlo.

Il Governo sta riscrivendo il Contratto Nazionale, da solo, senza adeguare gli stipendi bloccati dal 2008, il cui valore reale cala a picco sotto i colpi dei tagli a tutti i servizi pubblici e dell'inflazione che quest'anno è al 3%: con il blocco, sicuro, fino al 2017, la perdita secca sarà del 18%, la stessa che abbiamo subito negli ultimi vent'anni!!

Questa pratica di “scavalcare” il Contratto Nazionale non è una novità, introdotta dal decreto Brunetta, è stata ratificata da parte di CGIL,CISL e UIL nella scuola con la firma di diversi contratti sulla mobilità compreso il Contratto di luglio 2011 che toglie soldi e diritti ai neoassunti.

Il via libera a questo, e peggio ancora, è arrivato al Governo con la firma dell'accordo del 3 maggio scorso. Tutti i sindacati, tranne USB, hanno accettato la politica dei tagli in cambio della gestione della mobilità e della formazione dei lavoratori da ricollocare dopo i licenziamenti! E che dire del sostegno all'autonomia scolastica, ai progetti di legge come quello dell'on.Aprea o ai silenzi sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne a 65 anni.

Se fosse vera la voce di questo “nuovo” piano, i conti, sui dati dell'a.s. 2011/2012 del Miur, sono presto fatti, 426 mila docenti coinvolti di cui 74 mila precari: i posti di lavoro in meno, potrebbero arrivare a 106 mila! Altro che “riforma” Gelmini!

Un aumento di 6 ore la settimana corrisponde a 200 ore o 67 giorni o 11 settimane di lezioni, quasi 4 mesi di lavoro in più all'anno per per i 319 mila rimasti in classe!!

Si mormora, che le sei ore in più potrebbero essere utilizzate solo per coprire gli spezzoni e le supplenze brevi, e dunque non toccare il numero attuale di cattedre e, in questo caso, il risparmio per il Governo potrebbe essere solo di 1 miliardo e di 32 mila posti (altri dicono 6 mila).

Ma chi lo potrebbe verificare visto che tutte le cattedre per legge diventerebbero di 24 ore? Con quale criterio dovrebbero essere assegnate le ore in più all'interno dello stesso istituto a parità di stipendio? Il Dirigente, l'USR, chi altri dovrebbe decidere chi sarà la/il fortunata/o?

Conosciamo la Scuola: la soluzione più probabile? Costituite tutte le cattedre a 24 ore: il primo anno grande caos nelle scuole e l'anno successivo oltre ai 74 mila precari che perderebbero il posto, 32 mila sarebbero gli esuberi a rischio licenziamento tra i docenti di ruolo che si vanno a sommare agli altri 17 mila di quest'anno.

 

totale medie+superiori 2011/2012 (miur)
cattedre totale indeterminato precari
A 18 ore sett 426.145 351.844 74.301
A 24 ore sett 319.609 319.609 0
esuberi 32.235
tot tagli 106.536
giorni di lezione annui sett ore
200 33 600 oggi a 18 ore
267 44 800 A 24 ore sett
67 11 200 incremento

La paga media al mese di un docente si aggira intorno ai 1.600 euro, più tasse e contributi, il Governo farebbe una “colletta” di oltre 3 miliardi di euro tra i docenti delle scuole medie e superiori. D'altra parte questo è il Governo dei partiti che hanno votato il Fiscal Compact, l'impegno con la Commissione Europea e la Banca Centrale di restituire 50 miliardi di capitali e 100 miliardi di interessi ogni anno per i 20 anni a venire: qualcuno deve pur pagarli!

Disoccupazione galoppante, specie tra i più giovani, precarietà e sfruttamento in aumento, PIL e produzione ai minimi, l'unica soluzione sensata anche per la Scuola è l'opposto:                                          Lavorare MENO per Lavorare TUTTI

Il Ministro ancora non rilascia una dichiarazione ufficiale, ci ricorda la politica degli annunci di berlusconiana memoria.

Lanciano la “bomba” (o lasciano a qualcuno questo compito) e vedono che effetto che fa. Tutti parlano di questo e quando ci toglieranno solo 2 ore, o la pensione o piuttosto le ferie saremo tutti lieti di aver sventato il pericolo estremo.

Da questo Parlamento ci aspettiamo di tutto, è sicuro però che il ruolo di CGIL,CISL e UIL non serve ai lavoratori: hanno sottoscritto per decenni contratti da fame, hanno lasciato che democrazia e i diritti fossero scambiati per posti di lavoro instabili e mal pagati, ora provano a mascherare la loro complicità con una fraseologia d'opposizione perché devono contrattare per i loro interessi di bottega, tentano di sfruttare la forza dei lavoratori in un'opera di diversione rispetto ai loro veri interessi, per impedirne la reazione legittima e organizzata.

La concertazione è finita, con essa la contrattazione. Loro collaborano con il Governo dei banchieri, noi dobbiamo organizzarci per lottare, riconquistare la forza per sostenere gli interessi della scuola statale, dei lavoratori e dei loro figli: con USB si può fare!

 

  • Contro il Governo Monti e i partiti che lo sostengono il

 

 

 

  •  27 ottobre 2012

 

 

ore 14,30 Roma Piazza della Repubblica

 

 

 

 

  • MANIFESTAZIONE NAZIONALE