COMUNICATO STAMPA
“Dopo essersi portato a casa la definitiva e totale deregolamentazione del mercato del lavoro, dopo aver ottenuto enormi sgravi contributivi e fiscali, dopo aver avuto dai precedenti governi enormi finanziamenti, dopo essersi costruito un modello di rappresentanza e di relazioni industriali a proprio uso e consumo, oggi il presidente di Confindustria muove deciso verso i residui di welfare”, afferma Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo nazionale confederale USB.
“Come dargli torto – osserva Leonardi– chiunque avesse verificato la totale assenza di opposizione alle politiche di sostegno ai padroni si comporterebbe come lui, andando sempre avanti e chiedendo sempre di più. I padroni fanno il loro mestiere, sono i sindacati complici che non fanno il loro”.
Prosegue il dirigente USB: “La cosa incredibile è che proprio chi ha usufruito di sgravi miliardari sul fronte dei contributi ed ha ottenuto che l’INPDAI, l’ente previdenziale dei dirigenti d’azienda, rovesciasse la sua valanga di debiti sull’INPS, oggi richiami l’attenzione sul possibile fallimento dell’INPS stesso e, ovviamente in piena sintonia con Boeri, reclami il rilancio dei fondi pensione”.
“Lo stesso dicasi per la lamentela sulla ‘cultura anti industriale’, che starebbe dietro ad un inesistente progressivo taglio alla sanità privata. Boeri vuole tutto e subito – attacca Leonardi - e c’è da scommetterci che Renzi farà di tutto per accontentarlo, la filosofia che muove entrambi è la stessa”.
“Riprenderci le piazze, riorganizzare le fila per difendere le pensioni, i servizi sociali, l’istruzione e la sanità pubblica; il diritto ai contratti, alla vera occupazione, al reddito e all’abitare, combattere le privatizzazioni sono gli obbiettivi della campagna nazionale che la USB sta lanciando in tutto il Paese e che vedrà continue mobilitazioni e manifestazioni, inclusa una mobilitazione nazionale in autunno, le cui caratteristiche renderemo note nei prossimi giorni”, conclude il sindacalista.
Ufficio Stampa USB
Rossella Lamina