Va avanti senza soste la mobilitazione contro Leroy Merlin dei facchini aderenti all’Unione Sindacale di Base. Dopo le ripetute azioni nel polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza), questa mattina la lotta si è spostata nella sede di Rozzano (Milano), della multinazionale francese.
Alcune decine di lavoratori hanno occupato Leroy Merlin per protestare contro il licenziamento di tre facchini iscritti a USB, nonché contro il sistema del caporalato imperante nell’organizzazione aziendale.
I lavoratori hanno chiesto a gran voce di incontrare i vertici societari. Durante l’incontro è stato ricordato a Leroy Merlin che le libertà sindacali in Italia sono sancite nell’articolo 39 della Costituzione, e che il caporalato e le finte cooperative costituiscono una continua violazione delle leggi e dei contratti vigenti.
Leroy Merlin in Italia non gode dei privilegi dell’extraterritorialità e la lotta dei facchini dell’Unione Sindacale di Base non si fermerà fin quando non saranno garantiti il rispetto dei diritti e della dignità e non saranno reintegrati i lavoratori licenziati.
Unione Sindacale di Base
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