La scrivente OS RdB/CUB P.I., dopo aver promosso iniziative volte a trovare soluzioni migliori per l’utenza e per i lavoratori, in merito alla vertenza Casa di riposo Uspidalì; dopo aver concesso ampi segnali di distensione con disponibilità al confronto; dopo aver più volte sollecitato l’Amministrazione a riprendere concretamente la trattativa, è costretta, suo malgrado, a registrare un evidente segnale di chiusura in quanto sia in Consiglio Comunale che nell’ultimo incontro con le parti sindacali e RSU, l’Amministrazione si era impegnata ad una comunicazione puntuale e tempestiva sui processi in atto; questo impegno è stato puntualmente disatteso, come quello del consiglio comunale aperto.
La mancanza di trasparenza, ancor più grave trattandosi di ente pubblico, si è manifestata tanto nella formulazione del concorso per la stabilizzazione quanto nell’individuazione dell’agenzia per il lavoro somministrato.
Proprio su quest’ultimo punto, dove si gioca il futuro di tutti i lavoratori precari da anni, che non rientrano nei processi di stabilizzazione, la RdB/CUB aveva chiesto ampie garanzie ricevendo risposte dell'ultima ora general generiche con determinazioni unilaterali, banalizzando sui “tempi ristretti” a disposizione.
A fronte di questo preoccupante atteggiamento poco trasparente e poco democratico, questa organizzazione, per meglio tutelare i lavoratori iscritti e non iscritti, ritiene che non si debba firmare nessuna lettera di dimissioni se non in presenza di un accordo scritto che garantisca una continuità del lavoro presso l’Uspidalì in previsione della costituzione di una nuova società di gestione.
Abbiamo rivendicato e continuiamo a rivendicare la costituzione di un tavolo di trattativa permanente per l’attuazione di tale impegno che ha rappresentato la premessa indispensabile per corrette relazioni sindacali.
Pertanto facciamo appello all'alto senso di responsabilità dei ruoli e delle cariche ricoperte dagli esponenti delle istituzioni in indirizzo affinchè quanto da tempo richiesto venga attivato.
In caso contrario, nostro malgrado, valuteremo con i lavoratori le iniziative più opportune da intraprendere.