EPolis Roma
Emergenza casa. Incontro con Comune e Regione: dopo il 7 giugno si chiede intervento al governo
Il 16 aprile è convocato il tavolo alla Regione: ci saranno anche i movimenti di lotta
di Marta Rossi
Roma - C'è tempo fino al 7 giugno per la proroga degli sfratti. Da qui a quella data, infatti, grossi eventi come le festività pasquali, il G8 e le elezioni europee rendono impossibile l'impiego di forza pubblica, come conferma il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro: «Ci sono numerosi sfratti che dovremmo fare, ma la coincidenza con le festività pasquali, i numerosi incontri sul G8 e le prossime elezioni impediscono almeno in questo periodo di utilizzare la forza pubblica per gli sfratti». Scaduto il termine, però, bisogna correre ai ripari con una nuova proroga: «Mi impegno a sollecitare i gruppi parlamentari e il governo perchè ci sia questa legge - dice il sindaco Gianni Alemanno -. In secondo luogo bisogna fare in modo che il piano casa sia accelerato». La proroga, però, dovrà riguardare tutte le categorie, come ribadiscono i movimenti di lotta per la casa: il blocco è in vigore fino al 30 giugno, ma vale solo per alcune categorie di finita locazione, lasciando fuori le morosità che costituiscono l'80 per cento delle cause di sfratto a Roma. Per risolvere l'emergenza casa, però, il blocco non basta: in 1.200 aspettano un alloggio popolare con dieci punti in graduatoria, che sommati al resto fanno oltre 30mila persone in attesa anche da venti anni. «Abbiamo 300 milioni in tre anni che provengono dalle alienazioni degli 8mila alloggi Erp e 50 milioni per i cambi di destinazione d'uso», spiega l'assessore comunale alla Casa Alfredo Antoniozzi. Assieme a questi ci sono 62 milioni che la Regione Lazio ha riassegnato al Comune e 18 milioni messi in bilancio. Un pacchetto che vale 450 milioni di euro in tre anni «che ci consentirà di assegnare le case ai punti 10», aggiunge Antoniozzi. Intanto, per il 16 aprile è convocato il tavolo in teristituzionale per l'emergenza casa: «È molto importante che Comune, Provincia e Regione collaborino e che ci siano tutte le sinergie necessarie per dare risposte immediate», spiega Alemanno. «Il tavolo - prosegue il sindaco - sarà anche un'occasione per incontrare il mondo della cooperazione abitativa ed i movimenti di lotta per la casa, così come ci eravamo impegnati». Da parte sua, il presidente della Regione Piero Marrazzo si è impegnato a sollecitare il centrosinistra sulla questione del blocco degli sfratti: «Assumerò gli atti necessari nei confronti della rappresentanza parlamentare del centrosinistra per una legge, evidentemente a termine, di proroga degli sfratti». «Abbiamo 90 giorni per tradurre in legge l'accordo quadro tra enti locali e Governo che ha dato le linee guida sulla casa - prosegue il governatore - uno strumento importante perchè potrà legare la questione dell'emergenza casa alla valorizzazione dell'housing sociale e dell'edilizia residenziale pubblica». E aggiunge: «Se il tavolo funzionerà andremo presto in Aula con una legge che sia figlia di un confronto istituzionale». «Anche noi faremo la nostra parte, faremo pressione al governo e al Parlamento per una legge che proroghi il blocco degli sfratti», aggiunge l'assessore alle Politiche sociali della Provincia Claudio Cecchini. Marco Visconti, delegato all'emergenza casa del sindaco aveva chiesto qualche giorno fa che il tavolo fosse fatto in tempi brevi: «Sarà proprio questo il luogo deputato ad affrontare tutte le problematiche legate ad uno sviluppo concreto dell'edilizia residenziale pubblica e dell'housing sociale, per garantire risposte certe alle esigenze delle migliaia di famiglie romane che da troppo attendono una casa»
Prg, richiesta dei movimenti «Una norma salvaguardia»
La protesta
Oltre cento persone hanno manifestato ieri pomeriggio in piazza del Campidoglio per l'emergenza casa. Tra i numerosi movimenti e comitati di quartiere presenti, Action, Unione Inquilini, Rete romana di mutuo soccorso, Forum ambientalista, Attac che lo scorso 28 febbraio hanno dato vita alla "Conferenza cittadina sul diritto all'abitare". Durante il pomeriggio, una delegazione di rappresentanti dei movimenti di lotta ha incontrato i capigruppo capitolini e ha presentato un documento nel quale si richiede l'impegno a salvaguardare le aree verdi e tutte quelle zone sulle quali, dopo l'annullamento del Prg da parte del Tar, tornano in vigore le regole del Piano regolatore del 1962 e della successiva variante delle certezze. «Chiediamo - ha detto Luca Fagiano del Coordinamento di lotta per la casa - che venga approvato un provvedimento che blocchi eventuali progetti urbanistici in attesa della sentenza definitiva del consiglio di Stato». Una "norma salvaguardia", dunque, che eviti l'intervento ulteriore dei costruttori in questo periodo di "vacatio", fino a quando cioè, non si risolverà il broglio legale sul Prg.
Liberazione
Assedio al Campidoglio ‘Riprendiamoci Roma’
Giornata di mobilitazione per il diritto all’abitare e contro le rendite
di Daniele Nalbone
(Leggi l’articolo nel Pdf allegato)
Agenzia fotografica Eidon