Nonostante i 2 anni di pandemia che hanno fortemente limitato l’utilizzo degli strumenti sindacali a noi più congeniali, USB ha sostanzialmente confermato il dato della scorsa tornata
elettorale, ottenendo negli Uffici dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia circa il 10% dei consensi. Su 3027 voti validi le liste di USB hanno infatti ottenuto 287 voti.
Uno/a su dieci (a cui vanno i nostri ringraziamenti) ha scelto un sindacato che ha una chiara visione della società e dei luoghi di lavoro, basata su legalità, trasparenza ed equità e non sul potere, le clientele, i favoritismi e le lusinghe personali.
Un sindacato che ritiene che ci si debba salvare tutti insieme e non uno per uno, e che persegue l’INTERESSE COLLETTIVO e il BENE COMUNE.
Dobbiamo però prendere atto con preoccupazione che la maggioranza delle elettrici e degli elettori (circa il 56%) hanno scelto di essere rappresentati dai sindacati autonomi, che incrementano di circa 12
punti percentuali il dato del 2018, quando rappresentavano circa il 44% dell’elettorato. Un’avanzata che ha travolto le altre sigle confederali, con una in particolare che perde quasi il 6% rispetto al
2018.
Queste elezioni hanno dunque sancito l’affermazione dei sindacati corporativi, la cui visione egoistica e competitiva del mondo del lavoro e della società ben si adatta al venir meno dei meccanismi di solidarietà tra lavoratori e lavoratrici.
L’USB è sempre stata e sarà anche in futuro negli uffici dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia il punto di riferimento di chi non accetta il deterioramento dei valori all’interno dei luoghi di lavoro e un modo eticamente discutibile di fare sindacato.
Negli ultimi due anni, contraddistinti dall'emergenza sanitaria e dal caos organizzativo, ci siamo impegnati sui tavoli della Lombardia per sottoscrivere buoni accordi sulla sicurezza e sul lavoro agile, con l’intenzione di assicurare a tutti gli stessi diritti. In netta contrapposizione a chi invece ha affrontato la maggior parte delle trattative finalizzate alla sottoscrizione degli accordi provinciali su sicurezza e lavoro agile demolendo in maniera sistematica tutte le proposte che andavano nella direzione di codificare principi e diritti a tutela di tutti (con l’evidente intento di garantire ai dirigenti di turno la massima discrezionalità possibile) e lanciando all’amministrazione ciambelle di salvataggio quando la vedeva in difficoltà: per poi magari presentare il conto al momento della distribuzione di qualche incarico o di qualche prebenda assortita, potrebbe pensare qualche maligno....In effetti a che serve un buon accordo che tuteli gli interessi di tutti se tanto per tutelare i propri iscritti è sufficiente una telefonata? (peccato che i verbali delle riunioni riportano solo un decimo di quello che succede durante gli incontri che durano magari ore e che le videoconferenze non sono mai state registrate).
Così come abbiamo fatto in questi 2 anni di pandemia il nostro operato sui tavoli di trattativa e negli uffici sarà ispirato dal principio secondo il quale gli interessi della collettività valgono più dell’interesse dei singoli, e sarà dunque improntato alla tutela dei diritti e degli interessi di tutti.
Anche di coloro che hanno deciso di seguire qualche pifferaio magico.
USB PI Agenzie Fiscali Lombardia