La Federazione Provinciale USB di Salerno sostiene la lotta della Rete Disoccupati e Lavoratori Precari di Salerno.
Venerdì 11 settembre presidio al Comune di Salerno dalle ore 10 manifestazione
L'emergenza sanitaria ha fatto emergere moltissime categorie di lavoratori precari, senza diritti, tutele e garanzie di reddito. Dai lavoratori a partita IVA, a quelli dipendenti a tempo determinato, magari solo per qualche mese o addirittura qualche giorno per anno solare: di fatto normalmente disoccupati a tempo pieno! Dai braccianti invisibili normalmente sfruttati a tempo doppio e pagati la metà, ai soci fittizi delle cooperative normalmente vessati nelle scatole dei sub appalti pubblici e privati. Dai precari della scuola a quelli della ricerca, dai precari dell'informazione a quelli dalla sanità, da quelli dei servizi volontari a forza in cambio di speranza a quelli della ristorazione e del commercio, tanti sempre più sfruttati e stritolati dal dio profitto.
La precarietà nella nostra società del ventunesimo secolo, è esplosa con il lockdown nazionale, tanto da riuscire ad abbattere ogni totem teorico costruito a difesa dell’austerity imposta alle nazioni con i limiti al debito pubblico e il taglio sistematico dei diritti ai lavoratori. Il conseguente impoverimento di reddito diretto, indiretto e differito sulla pelle e il sudore dei lavoratori è ormai un dato certificato anche dall'ISTAT.
Il reddito procapite si è completamente azzerato per milioni di persone ormai disoccupati storici, con percentuali drammatiche di giovani e donne. La fine di ogni emergenza deve ripartire dall’affermazione del diritto per ognuno a vivere in una nuova società che sappia sanare materialmente ogni disuguaglianza economica e sociale con il raggiungimento di un reddito universale garantito, partendo da un lavoro dignitoso, sicuro e gratificante per ogni operaio, diplomato e laureato. La fine di ogni blocco al turnover e la completa reinternalizzazione dei servizi nella Pubblica Amministrazione di questo paese sono i primi passi necessari.
in allegato il volantino della Rete Disoccupati e Lavoratori Precari di Salerno.
A SALERNO LA PIENA OCCUPAZIONE È POSSIBILE, DOVEROSA E NECESSARIA!
Traendo utili insegnamenti da quel che scaturisce da questi mesi di pandemia da Covid19 appare chiaro si sono create le condizioni per porre in essere, nella nostra città, la piena occupazione attraverso scelte politiche programmatiche utili e necessarie per fronteggiare la precarietà, le miserie e la disperazione di uomini e donne, di giovani e adulti senza lavoro, senza reddito che arrivano anche a scelte estreme mettendo a rischio la propria vita per il forte uso di psicofarmaci, droghe e nel dover scegliere tra la galera e l’emigrazione. Basterebbe che gli enti (Comune, Prefetto e Regione) agissero con il senso civico della salvaguardia degli interessi e bisogni della collettività.
Il dramma lavoro non si affronta con spot elettorali ma con scelte politiche serie con metodi onesti, trasparenti e pubblici nei luoghi istituzionali preposti come il Consiglio Comunale e il Consiglio Regionale, non nelle segreterie politiche. Consiglio Comunale/Regionale che affronti la possibilità di colmare i vuoti. Mancano più di mille unità lavorative nelle piante organiche dei vari enti pubblici (ad esempio Comune e ospedale), con una carenza soprattutto di personale lavorativo generico da impiegare in lavori di pubblica utilità (ambiente, rifiuti, fogne, protezione civile…).
Un Consiglio Comunale in grado di:
- Riorganizzare la collassata macchina del Comune di Salerno (ormai diventata fantasma ed inesistente) attraverso la ripubblicizzazione dei servizi, abolendo ogni forma di privatizzazione ed esternalizzazione degli stessi.
- Individuare risoluzioni di carattere giuridico amministrativo possano prevedere l’assunzione immediata:
1) del personale lavorativo delle COOP Sociali che in questi anni hanno garantito lavori e servizi un tempo effettuati da dipendenti comunali;
2) dei corsisti salernitani del progetto “Conoscenza e Lavoro”, attualmente disoccupati, che attendono da anni che sia fatta giustizia e che sia loro riconosciuto il diritto ad inserimenti lavorativi come è avvenuto qualche mese fa per i BROSS di Napoli;
3) di personale con qualifiche di operai generici dal Centro per l’Impiego.
- Bandire concorsi pubblici e trasparenti per nuove assunzioni in vista delle centinaia di pensionamenti (previsti anche per il 2021), sia nel Comune che nel resto degli enti pubblici come la Sanità, a sua volta ridotta al collasso per carenza di personale.
- Coinvolgere le facoltà dell’Università di Salerno, per lo studio e la predisposizione di progetti tesi alla salvaguardia ed alla prevenzione rischi del territorio che creerebbero migliaia di posti di lavoro utili anche per la rinascita culturale ed esistenziale del nostro Territorio.
- Fare un utilizzo serio dei Fondi Europei destinati al Sud all’inclusione sociale previsti per il 2021 evitando usi, come per le “grandi opere” (come ad esempio il ponte/tunnel sullo Stretto di Messina), slegati dai reali bisogni del nostro territorio oltre che inutili, costosi e dannosi per l’ambiente.
I DIRITTI NON SI ELEMOSINANO!
Rete disoccupati e lavoratori precari Salerno