Tutte le promesse fatte in questi mesi dalle massime autorità regionali, sembrano essere cadute nel vuoto.
Infatti, nella legge di stabilità in discussione in questi giorni, sembrerebbe che il governo non abbia previsto alcuna somma per i lavoratori Lsu-Lpu, per cui, dopo due anni di contrattualizzazione, si riapre per gli oltre 5.000 lavoratori calabresi, lo spettro del precariato e del ritorno al “lavoro nero” di Stato.
A conferma di ciò, i parlamentari calabresi, hanno presentato un disegno di legge per reperire i 50 milioni necessari alla nuova contrattualizzazione, oltre ad un emendamento che sarebbe stato presentato alla stessa legge di stabilità.
La confusione, insomma, regna sovrana e l’unica certezza è l’estremo caos che aleggia attorno ai lavoratori che rischiano di ripiombare nell’incubo del “bacino precari”.
Per questo motivo, la USB Calabria indice lo stato di agitazione del personale Lsu-Lpu e richiede un incontro con il Prefetto, per aprire le procedure propedeutiche a poter dichiarare lo sciopero.
In allegato la nota alla Prefettura