Un'assemblea attenta e molto partecipata si è svolta venerdì 25 novembre presso gli uffici centrali nel "cuore" dell'Agenzia delle Entrate, alla quale hanno partecipato Pierpaolo Leonardi (Esecutivo Confederale USB), Gianni Ferrara (Prof. Emerito Diritto Costituzionale) e Carlo Guglielmi (Forum Diritti/Lavoro).
Con l'obiettivo di spiegare i veri motivi che si nascondono dietro il tentativo di smantellare la Costituzione, gli interventi che si sono succeduti hanno rappresentato le diverse sfaccettature delle ragioni del NO, da quelle di carattere più specificatamente giuridico a quelle di carattere sociale, legando il No alle modifiche costituzionali con l'opposizione alle politiche antipopolari del governo Renzi.
Tutti gli interventi convenivano su un punto: la modifica della II parte della Costituzione, attraverso la concentrazione dei poteri nell'esecutivo e la pesante riduzione degli spazi di democrazia, punta in realtà ad intensificare l'attacco ai diritti sociali contenuti nella I parte della Carta Costituzionale e ad allineare la nostra Costituzione alle logiche di bilancio imposte dai trattati europei.
L'USB, dalle giornate di mobilitazione del 21 e 22 ottobre, alle tante assemblee che stia svolgendo nei luoghi di lavoro e nei territori, è in prima linea nella battaglia per il NO al referendum costituzionale, e continuerà la mobilitazione fino ed oltre il 4 dicembre.
Se per Renzi basta un SI per mandare in soffitta i valori fondanti della Costituzione, per noi la vittoria del NO è soltanto la prima tappa di un lungo percorso per riconquistare diritti e salario.