Il progetto dello Sportello di ascolto nasce come un importante obiettivo politico e culturale perseguito da questo Sindacato rispetto alle nuove forme di lavoro, che mirano ad accrescere i rendimenti delle imprese lasciando da parte tutti gli aspetti umani. Tale modo di lavorare o di essere occupati per giovani e non giovani sono percepiti alla lunga, come una ferita dell’esistenza, una fonte immeritata di ansia, che modifica e sconvolge oltre alle condizioni della prestazione lavorativa, l’intera esistenza personale e familiare con rilevante costo umano.
Grazie ai numerosi studi sono stati ormai riconosciuti gli effetti dannosi che elevati livelli di stress hanno sulla salute. Un esempio sono le malattie psicosomatiche quali la colite, l’artrite, le ulcere, le disfunzioni coronariche, il lupus eritematosus , la psoriasi, le emicranie e così via insieme ad alcune malattie mentali.
Finalmente un passo avanti e’ stato fatto nel ribadire che la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, al pari di quanto avviene per tutti gli altri rischi, deve essere effettuata dal datore di lavoro nell’ambito della propria organizzazione . Infatti dal 1° gennaio 2011 e’ partito l’obbligo da parte dei datori pubblici e privati di esaminare le fonti di rischio da stress e inserirle nel documento aziendale .
I dati che stanno emergendo ci hanno quindi indotto a riflettere in maniera più approfondita su queste tematiche, e valutare positivamente l’idea di aprire un centro di ascolto specializzato, in grado di aiutare coloro che denunciano problemi e disagio sul posto di lavoro ma anche nella sfera personale, uno spazio di ascolto e di confronto, un punto di riferimento per tutti coloro che per qualunque ragione si trovino in una situazione di temporanea difficoltà.
Lo sportello di ascolto si rivolge a tutti, anche ai familiari.
Nello sportello di ascolto si struttura una relazione di aiuto con il Counselor, che ha la capacità e il fine, non di curare, ma di entrare e gestire le emozioni che intervengono nel processo di cambiamento della persona.
A tal fine la figura del Counsellor si rende necessaria ogni qual volta si abbia a che fare con elevati livelli di stress causati da difficoltà ambientali, difficoltà relazionali, conflitti interiori. Una figura che in una efficace relazione d’aiuto miri alla promozione del benessere e al sostegno della persona. Favorire l'espressione del disagio a volte, è già questa una condizione sufficiente per riuscire ad arrivare ad una chiarificazione della situazione problematica, e per stimolare l'attivazione di risorse personali per la risoluzione della stessa.
Obiettivi
- Riconoscere tempestivamente, già dai primi apparentemente “insignificanti” segnali il processo di mobbing prima che si manifesti in tutta la sua distruttività.
- Acquisire maggiore consapevolezza del proprio stato e del proprio livello di stress correlato all’attività’ lavorativa, all’ambiente lavorativo o/e ai rapporti di lavoro.
- Evitare l’isolamento
- Sviluppare assertività e padronanza nella gestione dei conflitti
- Recuperare e sviluppare l’autostima
- Acquisire strumenti idonei nelle situazioni di conflitto
- Favorire la gestione e la corretta modulazione delle emozioni
- Acquisire maggiori energie per fronteggiare lo stress come fenomeno non solo lavoro correlato
Come accedere allo sportello
Attraverso un Colloquio di counselling individuale.
Per accedere ai servizi dello Sportello, ovviamente con la garanzia della riservatezza e dell’anonimato, l’utente potrà fissare un appuntamento al numero 3404007587 oppure chiamando al numero della segreteria 06-7628255 dal lunedi’ al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 o inviando una mail a sportellodiascolto.roma@usb.it
Lo Sportello farà uno screening delle domande attraverso un percorso articolato in tre colloqui di ascolto, consulenza e valutazione e procederà quindi con l’eventuale definizione delle fasi successive di approfondimento.