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L'USB INCONTRA L'AMMINISTRAZIONE SUI SERVIZI EDUCATIVI

Terni,

L’USB ha incontrato la nuova A.C. sui Servizi Educativi Comunali, con l’intenzione di evidenziare la forte preoccupazione riguardo a servizi che sono stati messi in pericolo di estinzione dalle scelte, a nostro avviso profondamente sbagliate, fatte negli ultimi anni. Presenti all’incontro l’Assessora alla Scuola Valeria Alessandrini e l’Assessora al Personale Sonia Bertocco, oltre al Sindaco Leonardo Latini che ha inteso conoscere i rappresentanti della Federazione, seppur si è trattenuto per poco, stante

gli impegni istituzionali.

E’ stata illustrata, con esempi concreti, la situazione irta di problematicità dei SEC che, sottoposti ad una politica esclusivamente di tagli e chiusure, soffrono la mancanza di un approccio strutturato e di una qualsivoglia strategia di promozione, oltre ad una riprogettazione necessaria per l’evidente e radicale cambiamento prodottosi nella città. È stato evidenziato come, purtroppo e da troppo tempo, si intervenga a “spot”, invece di affrontare con competenza le criticità oggi esistenti nei SEC, attraverso

una visione complessiva d'insieme e con un minimo di lungimiranza.

Emblematico il caso del nido Cucciolo, per il quale non si è tenuto conto dei segnali, primo fra tutti il decremento di domande, e della presenza di numerosi servizi educativi privati in zona, fatto che doveva spingere l’A.C. ad una riprogettazione in toto del servizio e ad una offerta con differenziazione di fruizione oraria e di conseguenza tariffaria, che li rendesse attrattivi per l’utenza.

Quella delle tariffe dei nidi d’infanzia è, in effetti, una questione centrale e dirimente, sulla quale da anni l’USB ha cercato di portare l’attenzione: la situazione socio-economica generale e di questa città in particolare, necessita di un ripensamento del sistema di tariffazione che vada incontro a coloro che soffrono la difficoltà oggettiva a sostenere il costo della retta, anche con l’introduzione delle fasce orarie di frequenza, più volte proposta, ma mai presa in considerazione.

La presenza al tavolo anche dell’Assessora al personale, ha consentito di affrontare in maniera più completa le problematiche riguardanti il personale dei servizi educativi, a cominciare dalla questione di maggiore urgenza, ovvero l’invio al Ministero dell’Interno della richiesta di autorizzazione ad assumere il personale supplente, richiesta che, ci è stato comunicato, è stata inviata il 22 settembre u.s. e per la quale ci si attende una risposta entro il mese di ottobre.

Le criticità relative al personale non sono solo quelle legate al ripetersi per il secondo anno delle difficoltà di avvio dell’a.s., ma fanno riferimento anche e soprattutto alla gestione non strutturata, non rispondente a principi di equa distribuzione dei carichi di lavoro, alla mancanza di riferimenti certi per le diverse tipologie di situazioni, alla tendenza a rinviare piuttosto che affrontare le problematiche che si presentano, a trattare con sufficienza le questioni sollevate dal personale.

Il valore irrinunciabile della compresenza, alla quale non viene data nessuna importanza, rappresenta il chiaro sintomo della superficialità e della mancata conoscenza delle specificità del lavoro di educatore-insegnante e sfocia da un lato nel braccio di ferro quotidiano della sostituzione (e più spesso mancata sostituzione) del personale assente e, dall’altro, nella redazione di un calendario scolastico che indica

turni standard che diminuiscono drasticamente la compresenza medesima.

Il calendario scolastico, peraltro, costituisce ulteriore sintomo rivelatore dell’atteggiamento che finora c’è stato nei confronti del personale, con il mancato allineamento dei calendari di scuole infanzia e nidi in riferimento alle festività di inizio novembre. Anche su questo, l’assenza di una risposta da parte della dirigenza, alla richiesta di chiarimenti sul calendario scolastico, inviata da USB il 1 giugno u.s. la

dice lunga: al personale si chiede (e di fatto si ottiene) la massima disponibilità e flessibilità, con cambi di turno improvvisi, con prolungamenti di orario, con spostamenti da un servizio all’altro, ma non si vuole riconoscere tale disponibilità, così come vengono troppo spesso trattate con “sufficienza” o non considerate affatto le questioni sollevate dal personale, con un biasimevole rimpallo di responsabilità, né si valorizzano le iniziative di promozione/miglioramento messe in atto dal personale dei servizi.

E’ stata sottolineata dall’USB con forza la necessità di rivedere il piano del fabbisogno del personale, ma soprattutto di porre fine alla modalità utilizzata finora di cancellare i posti nella pianta organica, man mano che i dipendenti vanno in pensione e affrontata anche la spinosa questione del precariato.

E’ necessario fare il punto e individuare il modo di non perdere preziose risorse, educatrici che hanno acquisito notevole professionalità proprio all’interno dei S.E.C., che ne hanno garantito il funzionamento per anni e che possono costituire un punto a favore del rilancio dei servizi stessi.

Per ultima, ma non ultima, la questione del personale ausiliario, rispetto al quale, invece che organizzazioni standard, sono necessarie organizzazioni calate nella realtà quotidiana dei singoli servizi, anche in funzione della struttura (edificio) e degli spazi, in relazione all’utilizzo che se ne fa e alle fasce orarie: attualmente ci sono situazioni critiche, anche delicate, che devono essere gestite in maniera maggiormente puntuale e mirata.

Una sottolineatura particolare è infine stata fatta rispetto alle molteplici ed articolate proposte emerse dai “tavoli partecipativi” sui S.E.C., dai quali è scaturito un lavoro corposo e concreto, di possibile realizzazione, che purtroppo non ha avuto alcun esito o riscontro. Su questo l’USB ha espresso l’auspicio che questa Amministrazione intenda tenerne conto e utilizzare il lavoro fatto con continuità, per riportare i SEC in cima alle priorità, che non significa altro che rimettere al centro dell’azione i bambini in quanto primi cittadini.

Nel corso di tutto l’incontro entrambe le Assessore hanno fornito dei feedback immediati rispetto alle questioni che USB ha posto, in particolare l’Assessora alla Scuola ha manifestato la precisa volontà di conoscere i S.E.C. direttamente, incontrando il personale, per individuare le cause dell’attuale loro «bassa competitività» rispetto ai privati e con l’obiettivo di riprogettarli, perché tornino ad essere una risposta adeguata ai bisogni dei bambini e delle famiglie della città.

Le “dichiarazioni di intenti” nella direzione della valorizzazione dei S.E.C emerse dall’incontro, ci sembrano un buon punto di partenza: siamo pronti a fornire ogni contributo utile se riscontreremo che le azioni e i fatti saranno coerenti con tali presupposti o, viceversa pronti come sempre ad evidenziare e contrastare le azioni o le omissioni che non andranno nella direzione auspicata.