Riteniamo utile informare i colleghi della Sede su quanto successo lunedì nell’incontro con la Direzione della Sede di Cagliari.
L’argomento principale, come indicato nella convocazione, era “Orario locale per apertura pomeridiana e di sabato finalizzata ai settori critici ed in particolare agli ammortizzatori sociali”.
Come RdB-CUB abbiamo espresso la nostra netta contrarietà a questo progetto, e le motivazioni che abbiamo prodotto sono state:
visto che una contrattazione in tal senso si era già avviata e conclusa con un nulla di fatto a livello centrale, ritenevamo illegale il tentativo di aggirare l’ostacolo avviando delle contrattazioni locali, in quanto contrario a uno dei pochi diritti che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ancora ci lascia, ovvero quello della contrattazione nazionale.
Oltretutto era anche quasi insultante ritenere che, visto che a livello nazionale non ci si era rivelati abbastanza stupidi, magari lo potessimo essere a livello di delegati di Sede.
Entrando nel merito dell’argomento, comunque, il fatto che l’operazione fosse finanziata al 50% con risorse prelevate dal fondo d’Istituto, ovvero finendo di svuotare quanto già razziato dalla legge 133/2008, la rendeva assolutamente improponibile.
Ma anche se il tutto fosse stato finanziato con risorse fresche, avremmo comunque avversato l’operazione, in quanto in cambio di uno straordinario destinato comunque a scomparire dopo qualche mese, sarebbe stato cambiato l’orario di lavoro per sempre.
Abbiamo poi commentato il fatto che la Direzione Nazionale ritenesse possibile, come indicato nel messaggio 6728 del 23/03/2009, aprire gli sportelli “in via esclusiva per le attività legate agli ammortizzatori sociali”.
Visto che la cosa era materialmente impossibile, dato che una volta che la Sede fosse stata aperta sarebbe stato ben difficile tenere chiusi tutti gli altri sportelli, esistevano solo due possibilità: la prima era che quanto sopra fosse stato dettato da qualcuno perfettamente all’oscuro di qualsiasi cognizione su come funzionasse una qualsiasi Sede d’Italia; la seconda era che fosse stato espresso in palese malafede, utilizzando il grimaldello degli ammortizzatori sociali per arrivare a ben altro risultato.
Delle due possibilità siamo tuttora indecisi su quale valutare come peggiore.
Visto che, fortunatamente, nessuna delle Organizzazioni Sindacali presenti ha manifestato disponibilità a raggiungere un accordo sull’argomento, la riunione si è chiusa così.
Purtroppo, però, questo è solo un segno di quello che evidentemente stanno preparando per noi.
Infatti un altro segnale infausto ci arriva dal rinnovo del contratto dei lavoratori della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cui si sta mettendo in discussione l’orario settimanale di lavoro per aumentarlo dalle attuali 36 ore a 38 ore, con un salto indietro nel tempo di oltre 20 anni, e anche qui finanziando l’operazione con fondi del FUP (il loro fondo d’Istituto), somme che già venivano erogate ad altro titolo ai lavoratori.
In questo caso l’unica voce contraria è stata purtroppo solo quella della RdB-CUB, come testimoniato dall’articolo del quotidiano “Italia Oggi” in allegato.
Alla luce di questo ed altri fatti, la proposta sullo straordinario da utilizzare per ampliare l'apertura degli sportelli, in quanto propedeutica ad una inevitabile modifica dell'orario di lavoro, ci appare come un segnale di perfetta sintonia tra l'Amministrazione dell'INPS ed il Ministro Brunetta, all'insegna del principio: "più lavoro meno salario".
N.B. abbiamo evitato di mandare questo messaggio ieri 1°aprile perché, per le notizie riportate, poteva essere tranquillamente scambiato per un pesce d'aprile.
Purtroppo viviamo in un periodo in cui la realtà supera di gran lunga le fantasie più pessimiste.
Veramente: MALA TEMPORA CURRUNT
Coordinamento RdB-CUB PI INPS Cagliari