Si resta sconvolti e attoniti nell’apprendere quello che accadeva nella struttura dei padri Trinitari di Venosa, convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale. Si tratta di fatti gravissimi e inaccettabili, soprattutto per la tipologia di pazienti che in essa erano e sono ospitati. Ferma condanna da parte di USB settore Pubblico Impiego, che da molto tempo aveva denunciato pubblicamente le modalità di assunzione del personale e che adesso tutti fanno a gara a condannare. Come è potuto accadere tutto ciò? Dove erano gli organismi preposti ai controlli delle strutture convenzionate? Come mai nessuno sapeva alcunché e le verifiche effettuate negli anni hanno sempre certificato la struttura? Come mai le varie contrattazioni sindacali dei lavoratori non hanno mai messo in luce le carenze contrattuali, la inadeguatezza del personale e la mancanza dei requisiti professionali?
A tutti questi interrogativi, siamo convinti darà le giuste risposte la magistratura, impegnata in queste ore a fare luce sui tanti aspetti ancora non chiari della vicenda.
USB ancora una volta chiede alla politica di fare un sussulto di moralità, e di approvare in tempi strettissimi, prima della scadenza della legislatura regionale, uno specifico provvedimento legislativo teso a estendere anche a tutte le strutture “private” beneficiarie di fondi pubblici, le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza (legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33), affinché anche le assunzioni possano avvenire in futuro attraverso prove concorsuali pubbliche e trasparenti, e che le stesse strutture siano sottoposte a periodiche verifiche da parte degli Enti che erogano i finanziamenti.
Tutto ciò al fine di garantire i più deboli e gli indifesi, e gli stessi disoccupati e cittadini. Basta con il metodo che la ricerca del posto di lavoro deve necessariamente passare attraverso la mediazione del potere.
Solidarietà ai pazienti e parenti che hanno subito atti di violenza.