USB si schiera contro l'ennesimo atto di accuse menzognere e repressive da parte di un potere talmente becero e colluso da rasentare l'incredulità. Il 5 di Aprile 2014, in Arquata Scrivia, si svolgeva una delle ormai diffuse e frequenti manifestazioni di attivisti NO TAV che in DIFESA DEL PROPRIO TERRITORIO, rivendicavano pacificamente il proprio convincimento della pericolosità e dell'inutilità del prosieguo di lavori inerenti gli scavi Tav .
Come Organizzazione Sindacale di Base, contraria da sempre all'opera Tav, sottolineiamo come quest'opera abbia finora collezionato ben più che sospetti di collusioni criminali, tangenti e infiltrazioni mafiose (come emerso da carte processuali), oltreché di accertata insalubrità per la popolazione e danneggiamento del territorio.
Ora, la patetica posizione del tribunale, che con un'ordinanza pretestuosa, processerà 50 persone, cittadini onesti, rei di esprimere il loro dissenso, ci vede affiancare e solidarizzare con questi compagni contro questo sopruso che risulta quanto più odioso, quanto ingiusto!
I reati di cui si discuterà non corrispondono affatto a quanto realmente accaduto, in quanto le numerose testimonianze dei presenti non possono certo essere confutate da personaggi, quali giornalisti, estimatori Tav e politicanti affini che non presenziando all'evento ne rivendicano però la conoscenza dettagliata (fasulla, come tutta la loro esistenza).