Tutti i colleghi laureati, che hanno i requisiti previsti dal bando di partecipazione al Master sulla Mobilità, possono fare domanda all’Università La Sapienza di Roma.
Fra tutti quelli che inoltreranno domanda, l’Università sceglierà un numero sufficiente di colleghi pari al numero dei posti ancora vacanti (circa 7/8) per il raggiungimento di un numero di discenti utile per l’avvio del Master (circa 15).
La partecipazione a tale corso come al solito era partita col piede sbagliato.
La pubblicità del Master dove l’ACI ha la partnership con la Sapienza doveva avvenire tramite i direttori regionali che a loro volta - attraverso i direttori degli Uffici Provinciali - dovevano raccogliere le domande degli interessati. Nel caso che queste fossero state in misura maggiore dei posti da assegnare dovevano comunicare i nomi dei partecipanti alla Sede Centrale e all’Università selezionandoli attraverso l’individuazione di alcuni criteri.
Come al solito la comunicazione è stata carente e il criterio utilizzato è stato quello che spesso è usato: il “telefono”. Tale criterio, palesemente non oggettivo, non poteva che creare malcontento fra i colleghi: solo con l’intervento del sindacato si è riusciti a far sì che l’informazione fosse data a tutti. Oggi infatti, in seguito agli incontri che ci sono stati con l’Amministrazione, è possibile scegliere se inoltrare o meno la domanda di partecipazione.
Ci auguriamo che questo sia il primo passo verso un comportamento che ogni giorno è invocato da tutti: la” trasparenza”.
Partendo da quest’episodio si invitano tutti i colleghi ad essere sempre vigili su ciò che accade in ufficio perché solo se siamo uniti e insieme possiamo far sì che siano garantiti gli stessi diritti e le stesse opportunità a tutti, cosa che oggi non sempre avviene.